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De Castelli al Salone del Mobile.Milano 2022

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BIOMORPHIC

Nello Stand del Salone del Mobile 2022, De Castelli – l’azienda specializzata nella lavorazione e produzione di arredi e superfici in metallo, che ha fatto della ricerca sperimentale la sua mission – ha presentato Biomorphic, un nuovo percorso di indagine sul futuro dei metalli nell’architettura, nel design e nell’interior. Biomorphic rappresenta lo sviluppo di forme organiche e naturali, ottenute con un lungo lavoro di ricerca condotto sulle tecniche artigianali di battitura e di martellatura di fine ‘800 e ormai dimenticate, che vengono riprese e attualizzate con processi tecnologici avanzati, anche grazie all’ausilio di rarissimi macchinari, per dar vita a forme complesse ma realizzabili solo con l’intervento manuale di maestranze qualificate.

Processi che consolidano quel legame unico tra uomo e materia che sta nel senso più profondo dell’attività di De Castelli, nei suoi processi controllati e certificati che lasciano alla materia il compito di esprimersi al meglio, ne sottolineano l’unicità, ne raccontano le specificità. Un percorso che, con continuità e coerenza, ha portato l’azienda a essere un partner privilegiato per il mondo del progetto a tutte le scale per quanto riguarda la lavorazione di rame, ottone e acciaio.

LO STAND DE CASTELLI

Lo stand era caratterizzato dal grande volume ovoidale Ambrosia, un desk in ottone progettato dall’architetto Roberto Nicoletti che sintetizza l’esito di questo instancabile lavoro di bombatura. La tecnica rende possibile una morbida organicità e magici giochi di luce dell’ottone, offrendo una percezione quasi metafisica dell’oggetto. Ambrosia è un elemento di arredo per l’accoglienza: un taglio nella sua forma ovoidale introduce un piano di appoggio che definisce la sua funzione di desk.

Nello stand sono stati inoltre presentati i nuovi complementi d’arredo nati dalle collaborazioni con Adriano Design, Francesco Forcellini, Luca Pevere, Martinelli Venezia, Elisa Ossino, Stormo Studio, Zanellato Bortotto, frutto di un dialogo costante tra l’azienda e i più interessanti designer italiani.

Stand De Castelli, Salone del Mobile.Milano 2022. Ph. Silvia Belotti

MOSTRA TRACING VENICE

Nello showroom milanese di Via Visconti di Modrone, De Castelli ha presentato la mostra Tracing Venice, un tributo all’unicità di Venezia e alla preziosità dei mosaici della Basilica di San Marco. Ispirati dal lavoro fotografico di André Bruyère sui mosaici marciani, i designer Zanellato/Bortotto concepiscono una trasposizione simbolica della città lagunare, che De Castelli traduce in sei straordinari tableau parietali, realizzati in mosaico di rame, ottone e acciaio e trattati con procedimenti di ossidazione, spazzolatura ed erosione, massima espressione della ricerca e del know-how dell’azienda sulla lavorazione dei metalli.

Generando singolari effetti di profondità e di relazione con la luce, ciascun tableau racconta una storia che fa dell’imperfezione della materia un elemento fondamentale, evoca la fragilità e il deterioramento del contesto veneziano e induce a riflettere sull’importanza di un bene da preservare ad ogni costo. Con questo progetto De Castelli porta la sua ricerca applicativa all’estremo della sperimentazione, innestando tecnologie all’avanguardia sull’eccellenza artigianale, con risultati inediti ed esclusivi. Solo grazie all’indagine approfondita del potenziale narrativo dei metalli, eseguita attraverso innumerevoli prove e verifiche, è stato possibile garantire uniformità e continuità di ossidazioni e toni.

MOSTRA I GIGANTI

De Castelli riveste e trasforma le otto colonne centrali del chiostro dell’Università La Statale di Milano interpretando con i suoi metalli e le sue finiture esclusive i disegni di Antonio Marras. I Giganti di Antonio Marras e De Castelli aprono la mostra Design Re-Generation all’Università La Statale di Milano con una sfilata di personaggi della storia e la cultura della Sardegna stagliandosi nel porticato del Cortile d’Onore a memoria e guida di un sapere antico. Le figure nascono dall’immaginario dell’artista che dall’incontro con Albino Celato, ha visto nelle officine De Castelli una grande potenzialità ispiratrice data dai materiali, dalle tecniche di lavorazione e finitura e dalle innovative tecnologie di un’azienda all’avanguardia.

Le otto colonne in pietra si vestono di una stratificazione di metalli preziosi: due semicilindri in acciaio creano lo sfondo per le figure in ottone o rame che, tagliate al laser e calandrate, vengono poi definite nella texture e nel tratto con precisione e cura attraverso processi di ossidazione ed erosione, massima espressione del know how aziendale. A conclusione dell’opera, Antonio Marras interviene personalmente con precisi contributi artistici di soluzione ossidante accrescendo l’unicità e l’artigianalità che contraddistinguono l’approccio e quindi l’installazione custom made realizzata dall’azienda.

I Giganti

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