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I Premi della Biennale di Architettura di Venezia 2023

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Dopo il Leone d’oro alla carriera a Demas Nwoko, artista, designer e architetto nigeriano, la Giuria internazionale della 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, composta da Ippolito Pestellini Laparelli (presidente, Italia); Nora Akawi (Palestina); Thelma Golden (USA); Tau Tavengwa (Zinbabwe) e Izabela Wieczorek (Polonia), ha annunciato, durante la cerimonia di sabato 20 maggio, i Premi Ufficiali.

Leone d’oro per la miglior Partecipazione Nazionale:
BRASILE
Terra [Earth]

  • Commissario: José Olympio da Veiga Pereira, president of the Fundação Bienal de São Paulo
  • Curatori: Gabriela de Matos e Paulo Tavares
  • Espositori: Ana Flávia Magalhães Pinto, Ayrson Heráclito, Day Rodrigues with the collaboration of Vilma Patrícia Santana Silva, Fissura collective, Ilê Axé Iyá Nassô Oká (Casa Branca do Engenho Velho), Juliana Vicente, Mbya-Guarani Indigenous People, Tukano, Arawak and Maku Indigenous Peoples, Tecelãs do Alaká (Ilê Axé Opô Afonjá), Thierry Oussou, Vídeo nas Aldeias
  • Sede: Giardini

Leone d’oro per la migliore Partecipazione Nazionale al Brasile per una mostra di ricerca e un intervento architettonico che centrano le filosofie e gli immaginari della popolazione indigena e nera verso modi di riparazione.

Expografia durante a pré abertura da participação brasileira na 18a Mostra Internacional de Arquitetura de Veneza. 17/05/2023 © Rafa Jacinto / Fundação Bienal de São Paulo

Una menzione speciale è stata attribuita alla Partecipazione Nazionale:
GRAN BRETAGNA
Dancing Before the Moon

  • Commissario: Sevra Davis, Director of Architecture Design Fashion at the British Council
  • Curatori: Jayden Ali, Joseph Henry, Meneesha Kellay and Sumitra Upham
  • Espositori: Yussef Agbo-Ola, Jayden Ali, Mac Collins, Shawanda Corbett, Madhav Kidao, Sandra Poulson
  • Sede: Giardini
Curatori Padiglione Gran Bretagna Jayden Ali, Joseph Henry, Meneesha Kellay and Sumitra Upham British Council Photography Taran Wilkhu

Menzione speciale come Partecipazione Nazionale alla Gran Bretagna per la strategia curatoriale e le proposte progettuali che celebrano la potenza dei rituali quotidiani come forme di resistenza e come pratiche spaziali nelle comunità della diaspora.

Dancing Before the Moon British Pavilion 2023 Photographer Cristiano Corte© British Council

Leone d’oro per la migliore partecipazione alla 18. Mostra The Laboratory of the Future:
DAAR / Alessandro Petti e Sandi Hilal
Dangerous Liaisons section
Sede: Corderie dell’Arsenale

Leone d’oro per il miglior partecipante alla 18. Mostra The Laboratory of the Future a DAAR – Alessandro Petti e Sandi Hilal per il loro impegno di lunga data teso a un profondo coinvolgimento politico con pratiche architettoniche e di apprendimento della decolonizzazione in Palestina e in Europa.

foto: © Marco Zorzanello | courtesy La Biennale di Venezia 

Leone d’argento per un promettente giovane partecipante alla 18. Mostra The Laboratory of the Future:
Olalekan Jeyifous
Sede: Padiglione Centrale, Giardini

Leone d’argento per un promettente giovane partecipante alla 18. Mostra The Laboratory of the Future a Olalekan Jeyifous per una installazione multimediale che esplora una pratica di costruzione del mondo capace di allargare le prospettive e l’immaginazione del pubblico, offrendo visioni di un futuro decolonizzato e decarbonizzato.

foto: © Matteo de Mayda | courtesy La Biennale di Venezia 

La Giuria ha inoltre deciso di assegnare tre menzioni speciali ai seguenti partecipanti:
Twenty Nine Studio / Sammy Baloji
Dangerous Liaisons section
Sede: Corderie dell’Arsenale

Twenty Nine Studio / Sammy Baloji per un’installazione in tre parti che interroga il passato, il presente e il futuro della Repubblica Democratica del Congo, attraverso uno scavo di archivi architettonici coloniali.

foto: © Andrea Avezzù | courtesy La Biennale di Venezia  

Wolff Architects/ Ilze Wolff Heinrich Wolff
Dangerous Liaisons section
Sede: Corderie dell’Arsenale

Wolff Architects per un’installazione che riflette una pratica progettuale collaborativa e multimodale, nonché un approccio articolato e immaginativo alle risorse, alla ricerca e alla rappresentazione.

foto: © Marco Zorzanello | courtesy La Biennale di Venezia 

Thandi Loewenson
Force Majeure section
Sede: Padiglione Centrale, Giardini

Thandi Loewenson per una pratica di ricerca militante che materializza storie di spazi di lotte per la terra, estrazione e liberazione attraverso il mezzo della grafite e della scrittura speculativa come strumenti di progettazione.

foto: © Matteo de Mayda | courtesy La Biennale di Venezia

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