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Tower of Bricks / Interval Architects

Architetto: Interval Architects
Luogo: Hengshui, Cina
Anno: 2018
Fotografo: Zhi Geng
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Lo studio Interval Architects di Shanghai, diretto dagli architetti Oscar Ko e Gu Yunduan, ha recentemente completato il progetto di un Centro di Arte Botanica situato tra la città-prefettura di Hengshui, nel nordest della Cina, e la zona umida alla sua periferia.

Il nuovo centro espositivo di 2.065 mq sorge su un’area occupata in passato da un forno Hoffmann per la cottura di laterizi, utilizzato anche dalle vicine fabbriche per lo scarico delle acque reflue, che fu chiuso per ragioni di tutela ambientale – Hengshui rientra tra le trenta città più inquinate al mondo – e poi demolito a causa del suo completo stato di abbandono.

In seguito al programma governativo di trasformare l’area paludosa in un parco con un centro di arte botanica, i progettisti hanno deciso di preservare la memoria storica del sito attraverso la scelta di materiali e composizioni volumetriche e spaziali che richiamano l’antica fornace, dotandola di un programma che, al contrario, risponde alle più moderne esigenze funzionali. L’antico camino dei fumi, che svettava al centro del complesso, è stato interamente ricostruito in chiave moderna e adibito a torre di osservazione con quattro terrazze poste a differenti quote.

In contrasto con la natura introversa e industriale dell’antica fornace Hoffmann che sorgeva in passato sul sito del nuovo Centro di Arte Botanica, la nuova struttura è uno spazio espositivo culturale aperto al pubblico. Lo spazio anulare con copertura con volta a botte che circondava la corte centrale dalla vecchia fornace è stato ricostruito, ma interrotto da diversi patii che sfumano i confini tra interno e esterno, architettura e paesaggio, rafforzando la natura estroversa e pubblica del centro. A differenza della volta continua dell’antico forno, l’arcata del nuovo centro è composta da una serie di volte che creano una sequenza esperienziale degli spazi in relazione alla luce e disegnano le gallerie espositive, separate seppur interconnesse tra di loro.

Altre corti sono state realizzate sui lati a nord e a sud della struttura, tra i ristoranti e la cucina, per assicurare una migliore illuminazione delle aree ristorative. Il vecchio camino è stato ricostruito e convertito in una torre di 35,6 m adibita a belvedere, con quattro punti di osservazione posti a quote differenti. Anche in termini materici gli architetti hanno rivestito l’intera struttura in cemento armato con mattoni per richiamare l’aspetto e la materialità del passato. I mattoni sono stati posati secondo pattern variabili in modo tale da spezzare la solidità e la pesantezza delle facciate in laterizio, arricchire la struttura di dinamici chiaroscuri e trasparenze e rafforzare il messaggio di apertura e accoglienza del centro.

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