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Five Story House / stpmj

Architetto: stpmj
Luogo: Seul, Corea Del Sud
Anno: 2018
Fotografo: Bae Jihun
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L’area urbana di Seul, capitale della Corea del Sud, conta oltre dieci milioni di abitanti e una densità di 16.709 residenti per km2: concentrazioni demografiche di questi livelli spingono i progettisti a seguire il trend architettonico del cosiddetto design verticale, anche quando si tratta di progettare singole unità abitative unifamiliari.

È quanto è successo allo studio americano stpmj, con sedi a New York e Seul, nel caso della progettazione di una residenza per una famiglia composta da cinque persone nel distretto di Naebalsandong.

Adottando una soluzione considerata provocatoria per una cultura abituata a vivere in appartamenti plurilocali sviluppati su un unico livello, i progettisti hanno disegnato una casa unifamiliare a cinque piani, completa di zona parcheggio, su di un’area inferiore ai 100 mq. A caratterizzare questa singolare aggregazione verticale di spazi concorrono un rivestimento facciavista in mattoncini e una geometria rigorosa con dei tagli netti che richiamano un certo razionalismo modernista, movimentata dalla presenza di un arco sul lato est alla base dell’edificio che avvolge e disegna l’area parking.

Completata a Seul nell’estate del 2018, la casa privata progettata dagli uffici coreani dello studio americano stpmj concentra su un’area di soli 94,9 mq e su cinque livelli le stanze necessarie allo svolgimento della vita quotidiana di una famiglia composta da cinque membri, marito, moglie e tre figlie di 6, 8 e 10 anni. Il pianoterra è occupato da uno spazio gioco per le bambine e da uno studio con laboratorio di falegnameria per il padre con accesso diretto dall’area parcheggio. Le zone comuni quali cucina, sala da pranzo e soggiorno si trovano al primo piano, mentre il secondo piano ospita la camera padronale, la stanza della bambina più piccola e una cabina armadio

Il terzo piano un secondo open space comune con accesso su una grande terrazza rivolta a nord, la stanza della bambina di 8 anni e un bagno e, infine, l’ultimo piano la stanza della figlia maggiore con una suggestiva vista sui tetti della città. Per quanto riguarda le aperture, i progettisti, anziché realizzare ampie finestrature, hanno optato per dei rigorosi tagli lunghi e stretti che assicurano una buona illuminazione e al contempo garantiscono la giusta privacy ai residenti; anche le schermature con griglie in mattoni di tutte le aperture, ad eccezione di quelle sul lato sud, contribuiscono a preservare la privacy oltre che a migliorare la prestanza energetica dell’edificio e a ridurre l’inquinamento acustico.

La finitura delle facciate con rossi mattoni a vista, l’elegante rigore formale, l’arco a pianoterra sul lato est e l’inclinazione della parete nord che, partendo dall’ultimo piano, definisce una terrazza in corrispondenza del livello sottostante conferiscono all’edificio una forte personalità e un carattere iconico capace di farlo emergere nel contesto circostante per contrapposizione ideologica e materica.

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