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ARW

Re:Making City IQD 67

BIOGRAFIA

ARW è un laboratorio di ricerca nato nel 2015 che trasforma ogni specifica occasione in una riflessione e in un’affermazione sulle ragioni e sul senso dell’architettura. Sotto la guida dei due architetti e soci fondatori Camillo Botticini e Matteo Facchinelli propone una ricerca che possa sintetizzare in forme architettoniche significative i problemi che l’abitare contemporaneo pone nelle sue diverse accezioni, dalla scala urbana a quello dell’oggetto. L’architettura nasce infatti dalle relazioni con un determinato luogo ed afferma, nella volontà di trasformarlo, una precisa di idea di spazio. Il confronto tra l’affermazione di un’idea e le condizioni del contesto genera le polarità in cui si colloca l’intervallo della trasformazione progettuale. Il paesaggio insediativo nella sua complessità diviene il materiale di riferimento: così la geografia, la storicità dei luoghi, l’ambiente con le sue contraddizioni, i caratteri morfologici ed altimetrici, l’andamento del suolo vengono assunti come elementi generatori del progetto.

Camillo Botticini

Nato a Brescia l’11 marzo 1965, si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1990. Qui consegue nel 2003 un dottorato di ricerca in Architectural and Urban Design. Assistente universitario dal 1993, inizia nel 2004 la sua carriera tutt’ora attiva da docente di progettazione architettonica in qualità di Visiting Professor al Politecnico di Milano, all’Università IUAV di Venezia, alla Facoltà di Architettura dell’Universidad de Navarra a Pamplona ed infine all’Università UEL di Londra. Ha ricevuto importanti riconoscimenti architettonici come il premio speciale Medaglia d’Oro all’Architettura italiana 2012 e il Primo Premio dell’istituto italiano di architettura in/ Arch-ance come miglior giovane architetto italiano 2006. E’ inoltre stato selezionato per il premio Mies van Der Rohe 2007 e 2017. È ancora tra i finalisti di premi internazionali di architettura come Wan Award, A prize, Copper Prize Batimat, Hauser e Ugo Rivolta ed è stato più volte selezionato con i suoi progetti alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2000, 2010, 2014 e 2018. Tra le sue principali pubblicazioni vi sono “Progetto relazione ed identità dell’architettura contemporanea” per Clup (2007), la monografia su Mansilla e Tunon per Testoimmagine (2002) ed “Urban Strategies” per Maggioli (2017).

Matteo Facchinelli

Architetto e designer nasce a Brescia nel 1977, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 2003. Dal 2003 al 2006 vive e lavora a Parigi presso studi di fama internazionale, come l’atelier di Massimiliano Fuksas e quello di Francis Soler, dedicandosi a numerosi concorsi e progetti. Attraverso questa formazione acquisisce un’attitudine alla gestione di progetti importanti e complessi, che gli permette oggi di coordinare e gestire gruppi di lavoro per diversi tipi di interventi architettonici a differenti scale. Ha vinto poi due concorsi in Francia dove ha realizzato importanti opere, che lo hanno condotto ad essere nominato finalista per la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana nel 2016 e per il premio francese Trophée Eiffel nel 2017. E’ stato docente alla L.A.B.A. (Libera Accademia di Belle Arti di Brescia) dal 2011 ed assistente di progettazione architettonica al Politecnico di Milano dal 2012.

Re:Making City

Un tema centrale per il dibattito contemporaneo sull’abitare sono le trasformazioni della città europea, storicamente capace d’integrare le differenze e di cercare un equilibrio tra spinte trasformative del mercato e politiche amministrative. Esiste un telos che unisce politiche neoliberiste, cambiamenti climatici, flussi migratori e nuovi sistemi tecnologici. È evidente come tutto sia strettamente connesso nel determinare la forma e la caratterizzazione sociale delle città, che da sempre è la materializzazione urbana dei rapporti socio-economici. Su questo crinale si gioca lo sforzo del governo urbano di orientare i cambiamenti, determinando spazi urbani condivisi e non segregati, città smart al servizio dei cittadini, trasporti efficienti e sostenibili, visioni sistemiche attente al paesaggio quale primo elemento di vero equilibrio insediativo. È questa l’agenda teorica di molte città europee. Diversi però sono i modi di attuarli nei differenti paesi, a testimoniare la forza delle politiche di orientare realmente i cambiamenti. La riflessione proposta in questa sezione Re:making City lavora su due tipologie di contributi: una prima costituita dall’apporto di specialisti che elaborano e sviluppano un tema specifico con taglio principalmente teorico e una seconda che raccoglie analisi e riflessioni su specifiche realtà urbane, cercando di cogliere progetti e ricerche incrociati con le letture evidenziate nella prima parte. Le tendenze che ne emergono parlano di una popolazione europea sempre più decisa a vivere nelle città e di una volontà a decongestionare la città dal traffico veicolare privato, con la conseguente necessità/ occasione di estendere la qualità urbana su tutta la città attraverso sistemi policentrici. Assume inoltre un’importanza centrale la politica abitativa che mira al superamento della logica del valore fondiario creando possibilità di convivenza per diversi strati sociali. Il tema più rilevante rimane in ogni caso quello del cambiamento climatico, le cui azioni per contrastarlo non possono partire dalle sole città.

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