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ALFONSO FEMIA

Invisible Mediterranean(s) IQD 50

BIOGRAFIA

Laureato presso l’Università di Genova – Facoltà di Architettura nel 1992. Socio Fondatore dello studio 5+1 Agenzia di Architettura Alfonso Femia Gianluca Peluffo. Esperto di architettura tecnica, si occupa, in occasione di commesse complesse, dell’integrazione e del coordinamento delle prestazioni specialistiche con il progetto strutturale e impiantistico. Parallelamente conduce l’attività di ricerca sulla materia. Alfonso Femia vive a Genova e lavora tra gli studi di Genova, Milano e Parigi. Tra il 1993 e il 2003, ha collaborato ai corsi di Progettazione Architettonica con il Professor Enrico D. Bona presso la facoltà di Architettura di Genova. Dal 2004 al 2006 ha sviluppato un modulo di progettazione architettonica presso la facoltà di Architettura di Genova. Ha seguito e coordinato numerosi seminari internazionali di architettura. Dal 2001 al 2006 è stato Professore presso la Kent State University di Firenze. Dal 2007 al 2010 è stato Professore all’Università di Ferrara – Facoltà di Architettura. É stato invitato in qualità di relatore a numerosi convegni e seminari formativi in Italia e all’estero. Tra il 1994 e il 2014 ha realizzato diverse pubblicazioni e monografie. É stato invitato a presentare il suo lavoro presso diverse edizioni della Biennale di Venezia, all’ETH di Zurigo, all’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, all’Istituto Francese di Cultura a Casablanca, alla Triennale di Milano e alla White Cross Gallery di Londra. Nel 2017 la 5+1 Agenzia di Architettura Alfonso Femia Gianluca Peluffo srl ha cambiato la sua denominazione in Atelier(s) Alfonso Femia AF517 srl. Nel 2019 è stato il direttore artistico della terza edizione della Biennale di Pisa.

Mediterranei Invisibili

In un viaggio ci si ritrova con la libertà di poter decidere ogni cosa. Ogni viaggio inoltre ha la forza di essere diverso dal precedente e di relazionarsi in maniera differente con il presente, con il tempo, con le persone, con i luoghi. Il viaggio è tempo prezioso se lo si affronta come sospensione tra momenti diversi. Crediamo nella necessità di un tempo lento che affianchi il tempo veloce della quotidianità. Crediamo nell’importanza di incontrare persone che sentono questo medesimo desiderio. Crediamo che volgere lo sguardo, rallentare la corsa o distrarsi dall’ovvio quotidiano in cui siamo immersi, sia la sola possibilità di “salvarsi” ovvero di vivere profondamente il tempo che ci appartiene. I Mediterranei Invisibili hanno come primo significato quello del “desiderio”, il desiderio dell’incontro, il desiderio del cercare un breve momento per rivelare le persone, la loro anima o un loro sentimento. Non vogliamo parlare direttamente del Mediterraneo perché ricerchiamo i Mediterranei Invisibili, ovvero il corpo e l’anima del mare tra le terre. Esistono, ma non si rivelano se non attraverso lo sguardo di chi vuole o di chi chiede di vederli. Non aspettatevi in questa sezione niente di ciò che ci si potrebbe aspettare tipicamente da una rivista di architettura; cadremmo in un ennesimo esempio di cosa già esiste e perderemmo l’occasione che ci è stata data, ovvero di essere liberi di rallentare il tempo e racchiuderlo tra due parentesi, temporali e fisiche. L’occasione, regalata da IQD, dal Direttore Roberta Busnelli, è di realizzare una pausa, invitare a riflettere “lentamente” volgendo lo sguardo a nuovi possibili viaggi, a tornare a viaggiare con la mente. Abbiamo deciso pertanto di scrivere e mettere in atto un dialogo epistolare con molte persone che via via ritenevamo potessero essere i primi viaggiatori dei “Mediterranei Invisibili”. Non abbiamo voluto parlarne a voce, o incontrarne gli sguardi, entrare in una dinamica che avrebbe reso meno spontaneo e sincero il sentimento che stavamo cercando, o meno libera la volontà. É l’inizio di un viaggio. Ci si parlerà e ci si incontrerà poi, durante il viaggio. E si cambierà lo sguardo attraverso lo stupore e la meraviglia del sentimento di ogni viaggiatore. E’ necessario farlo. E’ un’emozione viverlo.

ACT ONE. THE BEGINNING OF THE JOURNEY

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