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Architects meet in Selinunte 2022

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Dal 23 al 25 giugno 2022 si è tenuta l’XI edizione di Architects Meet in Selinunte – organizzata dal critico di architettura Luigi Prestinenza Puglisi e promossa da AIAC Associazione Italiana di Architettura e Critica – dal titolo “Volare Oh Oh – Rigenerare, Riqualificare, Ripartire”, che ha affrontato il tema delle opportunità che si prospettano all’architettura in Italia. Nella straordinaria cornice del Baglio Florio presso il Parco Archeologico di Selinunte si è discusso, alla presenza di numerosi architetti italiani e stranieri, il tema dell’architettura dell’accoglienza con un particolare focus sulla riqualificazione e la rigenerazione delle strutture e degli spazi ricettivi.

All’interno di “Architects meet in Selinunte”, il 24 giugno si è svolto il suggestivo Happening in Sunset_Architecture for Peace_Istant Sketches a cura della Fondazione Architetti nel Mediterraneo di Trapani “Francesco La Grassa” e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Trapani, concept di Vito Maria Mancuso e Giuseppe Todaro, con la splendida musica di Alfredo Giammanco_Dronescape “hommage à Iannis Xenakis”.

Architetti, designer, urbanisti ed esperti del settore, coordinati da Luigi Prestinenza Puglisi, Orazio La Monaca e Giulia Mura, hanno presentato progetti, realizzazioni e visioni concepiti per migliorare l’offerta culturale del territorio. All’interno del programma, venerdì 24 giugno, è stato presentato il numero 67 di IQD con la sezione “Re:making City”, curata dagli studi di architettura LDA.IMDA e ARW. Roberta Busnelli, Direttore Editoriale di IQD e gli architetti Paolo Posarelli e Cristina Toni dello studio LDA.IMDA, hanno illustrato i numerosi interventi presenti all’interno del numero dedicati al miglioramento della vita all’interno di una selezione di metropoli europee.

“La riflessione proposta in questa sezione Re:making City lavora su due tipologie di contributi: una prima costituita dall’apporto di specialisti che elaborano e sviluppano un tema specifico con taglio principalmente teorico e una seconda che raccoglie analisi e riflessioni su specifiche realtà urbane, cercando di cogliere progetti e ricerche incrociati con le letture evidenziate nella prima parte. Le tendenze che ne emergono parlano di una popolazione europea sempre più decisa a vivere nelle città e di una volontà a decongestionare la città dal traffico veicolare privato, con la conseguente necessità/ occasione di estendere la qualità urbana su tutta la città attraverso sistemi policentrici. Assume inoltre un’importanza centrale la politica abitativa che mira al superamento della logica del valore fondiario creando possibilità di convivenza per diversi strati sociali. Il tema più rilevante rimane in ogni caso quello del cambiamento climatico, le cui azioni per contrastarlo non possono partire dalle sole città. È necessaria una strategia globale, che pare purtroppo interessare a pochi. Fattori ambientali e sociali, come l’aumento della popolazione e delle comunicazioni, sono all’origine del cambio di assetto. Quella di oggi, come emerge da questa analisi, è un’Europa in cambiamento, ancora omogenea e ricca, ma che mantiene delle differenze soprattutto nell’integrazione dei flussi migratori, che si materializzano nel modo di vivere ed accedere alle diverse opportunità. È chiaro ancora una volta che la città è l’espressione indiretta e diretta della democrazia”.

L’intervento si è concluso con un invito alla comunità di architetti a condividere con coraggio, attraverso il nostro mezzo editoriale, visioni, progetti e pensieri volti a migliorare la vita dell’uomo all’interno delle città e il suo rapporto con il non-costruito.

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