Cerca nel sito
Generic filters

Annunciati i 7 finalisti del Mies van der Rohe Award 2022

Invia il tuo progetto

La Commissione Europea e la Fundació Mies van der Rohe, hanno svelato il nome dei sette finalisti in gara per il Premio dell’Unione Europea per l’Architettura Contemporanea 2022 – Premio Mies van der Rohe, 5 nella categoria Architettura e 2 nella categoria Architettura Emergente.

La Giuria ritiene che i 7 progetti finalisti rappresentano e promuovono modelli e punti di riferimento per le politiche locali della città. Affrontano nuovi modelli di gestione basati sulla comunità e su processi circolari di sostenibilità. Le opere si focalizzano su una città produttiva ed autosufficiente che si sviluppa in modo pedagogico, nobilitando lo spazio che abitiamo e utilizziamo. Sono anche il risultato di processi costruttivi ben sviluppati e dell’attenzione posta nella scelta di materiali e particolari: una nobilitazione dell’architettura quotidiana, un dialogo tra monumentalità, educazione e patrimonio.

I cinque finalisti per l’Architettura sono:

85 SOCIAL HOUSING UNITS
Città: Cornellà de Llobregat, Spagna
Architetti: peris+toral.arquitectes, Barcellona

“La base di questo nuovo edificio residenziale consiste in una matrice di sale comunicanti prive di corridoi per garantire la fruizione ottimale del piano e nell’uso del legno per consentire l’industrializzazione degli elementi, una migliore qualità della costruzione ed una importante riduzione dei tempi e delle emissioni di CO2”.

© José Hevia

FRIZZ23
Città: Berlino, Germania
Architetti: Deadline (Britta Jürgens + Matthew Griffin)

“Gli architetti hanno adattato il modello Baugruppe per creare spazi di lavoro per l’arte, l’educazione e le industrie creative e hanno assunto il ruolo di promotori per costruire la comunità di utenti del progetto. 32 piccole attività e organizzazioni non profit minacciati dalla rapida gentrificazione di Berlino si sono uniti per tutelare i loro spazi di lavoro. Gli architetti hanno prima riunito il gruppo intorno ai loro obiettivi programmatici e successivamente hanno progettato l’edificio in un costante dialogo con gli utenti, il vicinato e la città “.

© Jan Bitter

THE RAILWAY FARM
Città: Parigi, Francia
Architetti: Grand Huit e Mélanie Drevet Paysagiste, Parigi

“Nata dal desiderio di residenti e associazioni locali di veder crescere un luogo in cui coniugare agricoltura urbana e solidarietà, la Ferme du Rail ha l’obiettivo di integrare le persone vulnerabili. La fattoria offre 15 unità di social housing di emergenza e reintegrazione, 5 unità per studenti, una serra produttiva senza riscaldamento, un ristorante aperto al pubblico, una fungaia di champignon e un giardino di permacultura. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo la necessità di energia, alimenti e risorse finanziarie mediante l’introduzione di un’economia circolare”.

© Myr Murate, Jérômine Derigny

TOWN HOUSE – KINGSTON UNIVERSITY
Città: Londra, Regno Unito
Architetti: Grafton Architects

“Ispirati da una visione educativa progressista, presente tra i requisiti del concorso, e dal desiderio di avvicinarsi alla comunità, abbiamo risposto organizzando il progetto in una matrice tridimensionale, uno spazio singolare e complesso che lega i diversi elementi del brief, conferendo ad ogni parte la propria identità; un luogo in cui spazi e usi si intrecciano e si collegano fisicamente e visivamente, creando un contesto che promuove la sovrapposizione e lo scambio”.

Z33 CASA PER LE ARTI CONTEMPORANEE, DESIGN E ARCHITETTURA
Città: Hasselt, Belgio
Architetti: Francesca Torzo

“Z33 si colloca in continuità con gli edifici esistenti intorno al beghinaggio, evocando il carattere duale delle facciate, chiuse verso la strada e aperte sul giardino. Le sale per le esposizioni e i giardini segreti compongono un labirinto di spazi che coniuga ricordi di passaggi locali con altri di ville o palazzi stranieri”.

© Gion B. von Albertini

I due finalisti per l’Architettura Emergente sono:

SCUOLA ENRICO FERMI
Città: Torino, Italia
Architetti: BDR bureau

“Il progetto trasforma una scuola degli anni ’60, situata in un quartiere semiperiferico di Tornio, ripensando l’architettura attraverso la partecipazione delle comunità educative alla definizione di modelli pedagogici, con l’ambizione di rinnovare sia gli spazi dell’apprendimento sia i metodi di insegnamento. L’edificio preesistente aveva un rapporto negativo con gli spazi esterni e una serie di spazi interni sottovalutati. Parte della strategia per invertire questa condizione radica in una organizzazione rivisitata degli accessi e delle aree esterne, aprendo la scuola alla città”.

© Simone Bossi

LA BORDA – COOPERATIVA EDILIZIA
Città: Barcellona, Spagna
Architetti: Lacol

“La cooperativa edilizia La Borda è un progetto di autoorganizzazione che consente l’accesso ad abitazioni degne e non speculative. La cooperativa ha dato priorità ad un edificio ad impatto ambientale minimo, sia per quanto riguarda la costruzione che la vita utile. Un altro obiettivo fondamentale era quello di eliminare la possibilità di povertà
energetica di cui alcuni utenti soffrivano a causa dell’elevato costo dell’energia. La strategia iniziale per ridurre la richiesta energetica è stata l’ottimizzazione del progetto, rinunciando al parcheggio sotterraneo, unificando i servizi e riducendo la superficie delle abitazioni”.

© Lluc Miralles

A fine aprile saranno annunciati i vincitori dell’EU Mies Award 2022. La cerimonia di premiazione si svolgerà presso il Padiglione Mies van der Rohe il prossimo 12 maggio, nella cornice di una serie di dibattiti e conferenze rivolti ad ogni
tipo di pubblico. È prevista, inoltre, la presentazione del catalogo con i 532 progetti nominati al Premio 2022, l’esposizione ed una cerimonia serale aperta a tutti.

Condividi l'articolo sui tuoi social: