OMA rinnoverà il Museo Egizio di Torino
Il Museo Egizio, fondato nel 1824 e attualmente ospitato nel Collegio dei Nobili di Torino, è il più antico museo di cultura egizia del mondo. Il complesso – formato da gallerie espositive, dall’Accademia delle Scienze e da un cortile aperto – ha subito numerose modifiche negli ultimi due secoli, diventando sempre più chiuso e distaccato dal resto della città. Il progetto Museo Egizio 2024 – vinto dallo studio di architettura OMA, guidato da David Gianotten e Andreas Karavanas in collaborazione con Andrea Tabocchini Architecture, T-Studio, e Andrea Longhi – prevede la creazione di un nuovo cortile coperto, noto come Piazza Egizia e una serie di sale urbane collegate e aperte a tutti.
Il progetto riorganizza le aree pubbliche del museo in sei stanze urbane distinte, ciascuna con una scala, una funzione e una qualità unica. La più grande sala urbana centrale del museo è la Piazza Egizia, concepita come spazio pubblico condiviso tra il Museo Egizio e la città. Una spina dorsale centrale collega tra loro le sei sale urbane e gli ingressi del museo su via Accademia e via Duse. Sulla facciata attuale dell’edificio, in via Duse, sono state introdotte delle aperture che invitano il pubblico a entrare nel museo e in piazza Egizia per partecipare alle varie attività quotidiane. Un motivo geometrico al piano terra, ispirato ai manufatti del museo come la maschera funeraria di Merit, crea una continuità visiva tra le sale urbane.
La Piazza Egizia, un cortile multifunzionale a doppia altezza, mette in luce l’architettura originale del museo e le tracce degli interventi effettuati nel tempo. Le molteplici aperture storiche del cortile situate al livello 0 e chiuse in seguito alla ristrutturazione del museo nel 2010, saranno ripristinate per ricollegare questo spazio pubblico alla città. Al livello -1 saranno collocati il Giardino Egizio e uno spazio per eventi e apprendimento. Qui si scopre la facciata originale del Collegio dei Nobili, nascosta dalla ristrutturazione del 2010. Due aperture a terra al livello 0 – poste direttamente sopra il Giardino Egizio e lo spazio per eventi e apprendimento – porteranno luce e indirizzeranno i visitatori verso i sotterranei. Una copertura trasparente, prevista sopra la Piazza Egizia per creare un ambiente temperato e composta da una griglia strutturale in acciaio rivestita in alluminio – definita dal ritmo regolare della facciata del Collegio dei Nobili – è di per sé un dispositivo per la raccolta dell’acqua piovana, la ventilazione dell’aria e l’illuminazione.
La Piazza Egizia e le altre sale urbane rimarranno aperte oltre l’orario lavorativo e accoglieranno tutti i visitatori, con o senza biglietto. La loro natura pubblica offrirà al museo la possibilità di estendere i suoi orari di apertura. Una selezione di manufatti del Museo Egizio verrà esposta per fornire al pubblico un prima assaggio della ricca collezione museale. Dalle sale urbane, i visitatori potranno visitare le mostre del museo, o rimanere per partecipare alle attività ricreative e agli eventi gratuiti, o semplicemente per continuare a passeggiare in altri spazi civici di Torino.