L’architetto Balkrishna Vithaldas Doshi si è spento martedì all’età di 95 anni
L’architetto Balkrishna Vithaldas Doshi si è spento martedì all’età di 95 anni. Siamo onorati di averlo avuto come curatore della sezione “Designing the Future” del numero 60 di IQD e siamo tutti grati per la grande eredità che ci ha lasciato.
Balkrishna Vithaldas Doshi per IQD
Progettiamo edifici pensando durino per sempre e così, mentre mettiamo un mattone sopra l’altro, riserviamo la massima attenzione ad ottenere il perfetto equilibrio delle strutture, ma l’Architettura non è statica, è dinamica e quello che progettiamo in realtà non è il contenitore, ma il suo contenuto. L’architettura si nutre di memoria, di riferimenti alla storia dei luoghi e delle culture, e si deve arricchire delle nostre esperienze di vita per poter diventare luogo accogliente, rifugio, spazio vitale per le persone che la abiteranno, la visiteranno, la useranno per lavorarci. L’architettura non è semplicemente il guscio che vediamo, è l’aria e la luce che vi entrano o che vi sono trattenute, è il filtro al caldo e al freddo, è il riparo al rumore e alla frenesia della strada. Per fare della Buona Architettura occorre capire profondamente la società in cui viviamo, comprenderne le trasformazioni, avere ben chiara l’importanza delle dinamiche economiche, della salute e dell’educazione delle persone e tenere ben presente il drammatico impatto del cambio climatico in gran parte del pianeta. Quello dell’architetto è un mestiere socialmente utile, perché dobbiamo farci carico del benessere delle persone. Come spesso mi capita di dire, non dobbiamo avere la supponenza di progettare il paradiso, ma la determinazione e la passione per creare luoghi dove vivere bene. È solo grazie a questa convinzione che io, che ho iniziato a progettare circa settanta anni fa, continuo a guardare avanti e ad avere fiducia nel futuro.
Biografia
Nato nel 1927 a Pune in India, da una famiglia di mobilieri, si laurea nel 1947 presso la JJ School of Architecture di Mumbai. Terminati gli studi si trasferisce per un breve periodo a Londra, per poi stabilirsi a Parigi, dove lavora come apprendista dal 1951 al 1954 presso lo studio del famoso architetto Le Corbusier. Nel 1954 torna in India per sovrintendere alla costruzione dei progetti di Le Corbusier, prima a Chandigarh e successivamente ad Ahmedabad, dove si stabilisce definitivamente. Nel 1956, insieme ad altri due architetti, apre il suo studio Vastushilpa, rinominato successivamente Vastushilpa Consulants, oggi gestito da cinque partner e 60 collaboratori, e dalla sua fondazione, ha realizzato oltre 100 progetti. Nel 1958 diventa membro della Graham Foundation for Advanced Studies in Fine Arts. All’inizio degli anni sessanta, durante un viaggio a Philadelphia incontra l’architetto Luis Kahn, con cui, nel 1962 progetta l’Indian Institute of Management di Ahmedâbâd e sempre nello stesso anno, inizia a lavorare ad uno dei progetti più illustri della sua carriera, L’Indian Institute of Management Bangalore (IIM Bangalore o IIMB) terminato nel 1977. Doshi ha fondato e diretto diverse istituzioni indiane, tra cui, la School of Planning e il Centre for Environmental Planning and Technology. Nel 1981 completa un altro dei suoi progetti più iconici: Sangath, la sede del suo studio di architettura ad Ahmedabad. Il suo lavoro è stato ampliamente premiato a livello nazionale e internazionale, tra i molti premi ricordiamo: Padma Shree National Award Government of India (1976); Medaglia d’oro, Indian Institute of Architects (1988); Medaglia d’oro, Academy of Architecture of France (1988); Aga Khan Award for Architecture (1993-1995) per il progetto Aranya Community Housing; Prime Minister’s National Award for Excellence in Urban Planning and Design, India (2000); Global Award for Lifetime Achievement for Sustainable Architecture, Institut Francais d’Architecture, Parigi (2007). Ha conseguito il dottorato onorario presso l’Università della Pennsylvania (1990) e la McGill University in Canada (2005) e nel 2011, ha ricevuto il più alto riconoscimento francese per l’arte, “Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere”. E’ stato commissario del Premio Pritzker, dell’Indira Gandhi National Centre for Arts e del Premio Aga Khan per l’Architettura. Nel 2018 è il primo architetto Indiano a vincere il prestigioso Pritzker Architecture Prize, considerato l’equivalente del premio Nobel, per il suo immenso contributo al mondo dell’architettura. E’ stato Visiting Professor presso numerosi Istituti, tra cui: Massachusetts Institute of Technology; University of Pennsylvania, Philadelphia; University of Illinois, Urbana Champaign; Rice University, Houston; Washington University in St. Louis; e University of Hong Kong.
Indian Institute of Management, Bangalore, India, 1977-1992
Image Courtesy of VSF Photo: Vinay PanjwaniIndian Institute of Management, Bangalore, India, 1977-1992
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