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Biennale Architettura 2025: Intelligens. Natural. Artificial. Collective.
BIENNALE ARCHITETTURA 2025
Sarà aperta al pubblico da sabato 10 maggio a domenica 23 novembre 2025, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera la 19. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Intelligens. Natural. Artificial. Collective., a cura di Carlo Ratti, organizzata dalla Biennale di Venezia. La pre-apertura avrà luogo nei giorni 8 e 9 maggio, la cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà sabato 10 maggio 2025.
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LA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CURATORE
«L’architettura rappresenta da sempre una risposta alle sfide poste dalle condizioni climatiche. Fin dalle “capanne primitive”, la progettazione umana è stata guidata dalle necessità di ripararci per sopravvivere: le nostre creazioni hanno cercato di colmare il divario tra ambienti ostili e quegli spazi sicuri e vivibili di cui abbiamo tutti bisogno.» Così Carlo Ratti introduce la sua Mostra.
«Oggi questo approccio dinamico viene portato a un nuovo livello, mentre il clima diventa sempre meno clemente. Negli incendi di Los Angeles, nelle inondazioni di Valencia e Sherpur, la siccità in Sicilia, abbiamo assistito in prima persona a come acqua e fuoco ci stiano attaccando con una ferocia senza precedenti. Il 2024 ha segnato un momento critico: la Terra ha registrato le temperature più calde di sempre, spingendo le medie globali ben oltre il limite di +1,5°C fissato dagli Accordi di Parigi del 2016. In soli due anni, il cambiamento climatico ha impresso un’accelerazione che sfida anche i modelli scientifici più validi.»
I PUNTI SALIENTI DEL PROGETTO
- A) Intelligens funge da laboratorio dinamico e riunisce esperti nelle varie forme di intelligenza. Per la prima volta, la Mostra presenta oltre 750 partecipanti: architetti e ingegneri, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e programmatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti, e molti altri. L’adattamento richiede inclusività e collaborazione.
- B) Una curatela di scala così ampia ha richiesto un sostanziale cambio di approccio/mentalità. Il processo di selezione è stato aperto e dal basso, guidato da un team curatoriale interdisciplinare. Lo Space for Ideas, la nostra call per presentare progetti dal 7 maggio al 21 giugno 2024, ha prodotto una risposta globale importante. L’ondata di candidature si è rivelata entusiasmante e scoraggiante allo stesso tempo, ma ci ha permesso di scoprire voci inedite e inascoltate che altrimenti sarebbero passate inosservate.
- C) Il gruppo di partecipanti che ne è scaturito abbraccia diverse generazioni: da professionisti esperti che a novant’anni sono ancora in grado di innovare a neolaureati che hanno appena intrapreso la propria carriera. Vincitori del Premio Pritzker, ex Curatori della Biennale di Venezia, premi Nobel, Professori Emeriti compaiono accanto ad architetti e ricercatori emergenti. Questo processo di inclusione riflette il nostro impegno verso un’ampia gamma di diverse prospettive.
- D) Una tale ricchezza di contributi richiede un nuovo approccio autoriale. Intelligens sfida la tradizione dell’architetto come unico creatore, con gli altri professionisti relegati a ruoli di supporto. Proponiamo quindi un modello di autorialità più inclusivo, ispirato alla ricerca scientifica. Nell’Età dell’Adattamento, tutte le voci che guidano la progettazione devono essere riconosciute e accreditate.
- E) Nell’Età dell’Adattamento, La Biennale di Venezia deve collaborare con altre istituzioni. Intelligens ha stretto connessioni con altre Istituzioni globali, con la COP30 delle Nazioni Unite a Belem, con la C40, con la Baukultur Alliance di Davos, con il Soft Power Club e molti altri. Il suo programma pubblico, GENS, ospiterà una serie di incontri e conversazioni, coinvolgendo audience di ogni portata».
GLI SPAZI
LE CORDERIE
«Le Corderie si aprono con un dato crudo: mentre le temperature globali aumentano, la popolazione mondiale diminuisce. È questa la realtà che gli architetti devono affrontare nell’età dell’adattamento. Partendo da qui – spiega Ratti – i visitatori attraverseranno tre mondi tematici: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective Intelligence. La mostra culmina quindi nella sezione Out con una domanda: possiamo guardare allo spazio come una soluzione alle crisi che affrontiamo sulla Terra? La nostra risposta è no: l’esplorazione dello spazio non è una via di fuga, ma un mezzo per migliorare la vita qui, nell’unica casa che conosciamo.»
«Ogni sezione è concepita come uno spazio modulare e frattale, un organismo che collega progetti su larga e piccola scala creando una rete di dialogo. Il progetto espositivo a cura dello studio di architettura e design Sub diretto da Niklas Bildstein Zaar, e il design grafico di Bänziger Hug Kasper Florio rispecchiano l’interconnessione di cui abbiamo bisogno per sopravvivere. Ulteriori strati digitali amplificano ed espandono le conversazioni, aggiungendo una nuova dimensione alla Mostra.»
VENEZIA COME LABORATORIO VIVENTE
«Con il Padiglione Centrale in fase di ristrutturazione per tutto il 2025, Venezia non ospiterà solo la Biennale Architettura, ma diventerà un laboratorio vivente. La città stessa – una delle più esposte e vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici – farà da sfondo a un nuovo tipo di Mostra, in cui installazioni, prototipi ed esperimenti saranno sparsi tra i Giardini, l’Arsenale e altri quartieri».
BIENNALE COLLEGE ARCHITETTURA 2024 2025
Sono 8 i progetti selezionati per la 2a edizione di Biennale College Architettura 2024-2025: Joelle Deeb (Repubblica Araba Siriana), Jia Wei Huang (Malesia), Caterina Miralles Tagliabue (Spagna), Agnes Thomasina Parker (Inghilterra), Lucia Rebolino (Italia), Tanvi Khurmi (Canada), Rita Espinha Dos Santos Abreu Morais (Portogallo), Florian Kilian Jaritz (Germania), Franziska Gödicke (Germania), Jaakko Julius Heikkilä (Finlandia), Emil Oscar Lyytikkä (Finlandia).
L’obiettivo del College Architettura 2025 è quello di affiancare alla 19. Mostra Internazionale di Architettura un laboratorio di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo e la produzione di progetti che utilizzano l’intelligenza naturale, artificiale e collettiva per combattere la crisi climatica. Al bando di partecipazione hanno aderito oltre 200 studenti/studentesse, laureati/e e professionisti/e emergenti under 30, provenienti da 49 paesi in tutto il mondo. Gli otto progetti potranno accedere a un contributo di 20.000 euro per la realizzazione del lavoro finale. Le opere realizzate saranno presentate, fuori concorso, come parte della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., a cura di Carlo Ratti.
I PAESI
- PARTECIPAZIONI NAZIONALI: 66 partecipazioni nazionali organizzeranno le proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini (26), all’Arsenale (25) e nel centro storico di Venezia (15). Le nuove partecipazioni sono 4: Repubblica dell’Azerbaijan, Sultanato dell’Oman, Qatar, Togo.
- PADIGLIONE ITALIA: Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è a cura di Guendalina Salimei con il progetto TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare.
- SANTA SEDE: Il Padiglione della Santa Sede, promosso dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, Cardinale José Tolentino de Mendonça, avrà luogo quest’anno nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice (Fondamenta S. Gioacchin, Castello 450). La mostra ha come titolo “Opera aperta” ed è a cura di Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti.
- PADIGLIONE VENEZIA: Il Comune di Venezia partecipa con lo storico Padiglione Venezia ai Giardini, con l’allestimento della mostra dal titolo Biblioteche. Costruendo l’intelligenza veneziana. Il Padiglione cittadino avrà una sua emanazione in altri spazi istituzionali e nelle sedi dell’Università Iuav di Venezia.
LA BIENNALE PER IL CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMTICO
Dal 2021 La Biennale ha avviato un percorso di rivisitazione di tutte le proprie attività secondo principi consolidati e riconosciuti di sostenibilità ambientale. Dal 2022 ottiene la certificazione di neutralità carbonica secondo lo standard PAS 2060 per tutte le proprie manifestazioni svolte durante l’anno, grazie a una raccolta dati sulla causa delle emissioni di CO2 generate dalle manifestazioni stesse e all’adozione di misure conseguenti.
Anche per il 2025 l’obiettivo è quello di ottenere la certificazione della “neutralità carbonica” , secondo la nuova norma ISO 14068, per tutte le attività programmate dalla Biennale: 82. Mostra Internazionale Cinematografica, i Festival di Teatro, Musica, Danza 2025 e, in particolare, la 19. Mostra Internazionale di Architettura. Per tutte le manifestazioni, la componente più rilevante dell’impronta carbonica complessiva è collegata alla mobilità dei visitatori. In questo senso, La Biennale è impegnata anche nel 2025 in un’attività di sensibilizzazione e comunicazione verso il pubblico.
Il Manifesto di Economia Circolare lanciato da Carlo Ratti, con la guida di Arup e il contributo della Ellen MacArthur Foundation, rafforza l’impegno della Biennale in questo obiettivo, promuovendo un modello sempre più sostenibile per la progettazione, l’installazione e il funzionamento di tutte le sue attività e manifestazioni. La sfida è quella di creare padiglioni e spazi che siano esempio di un pensiero circolare audace che generi un’eredità duratura in termini di sostenibilità. L’obiettivo è quello di eliminare gli sprechi, facendo circolare i materiali e rigenerando i sistemi naturali, dimostrando così che l’architettura e l’ambiente costruito possono coesistere in armonia con il nostro pianeta.