The Shed / Diller Scofidio + Renfro
Dopo oltre un decennio dall’avvio dei lavori, è stato finalmente inaugurato lo scorso aprile The Shed, l’ambizioso centro artistico-culturale progettato dallo studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Rockwell Group.
Situato tra la 10a e l’11a Avenue nel West Side di Manhattan, lo spettacolare edificio fa parte dell’Hudson Yards, l’ampio progetto finanziato dalla città di New York per promuovere lo sviluppo dell’area lungo il fiume Hudson. Amministrata dall’omonima organizzazione culturale no profit, l’innovativa struttura di 18.000 mq si presenta come un centro multidisciplinare, versatile e ultraflessibile, aperto a ogni tipo di pubblico e pensato per produrre e ospitare qualsiasi genere di arte performativa.
La struttura principale, situata alla base del complesso, è un edificio di otto piani interamente avvolto da un guscio telescopico retrattile alto 37 m e formato da una griglia metallica rivestita con leggeri cuscini traslucidi di ETFE, un fluoropolimero con le stesse proprietà termiche del vetro isolante, ma con un migliore isolamento acustico. Grazie all’impiego della tecnologia usata dalle gru a cavalletto, questo rivestimento è in grado di scorrere su binari lunghi 83 m sino a coprire nel breve tempo di 5 minuti la piazza antistante di 1.860 mq, creando all’occorrenza il McCourt, un nuovo, iconico volume di 1.600 mq con 1.250 posti a sedere per spettacoli, installazioni ed eventi su larga scala.
L’edificio principale, situato alla base del complesso, di fianco a una torre prevalentemente destinata a uso residenziale, accoglie al suo interno due livelli occupati da ampie gallerie, dal Teatro Griffin con 500 posti a sedere, da un ultimo piano occupato da una sala prove, un laboratorio creativo e uno spazio multifunzionale di 880 mq e da quello che viene considerato l’elemento caratterizzante dell’intero progetto, ovvero una piazza pubblica per eventi open air che può trasformarsi all’occorrenza in un ulteriore volume, il padiglione McCourt, in grado di ospitare 1.250 persone sedute e circa 2.000 in piedi.
Ispirandosi al passato industriale dell’adiacente High Line Park, realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata West Side Line, i progettisti hanno sviluppato un sistema cinetico che consente al gigantesco rivestimento traslucido della struttura di scorrere su binari lunghi 83 m sino a coprire la piazza pubblica, trasformandola in un ulteriore volume, utilizzabile per spettacoli, installazioni ed eventi su larga scala. Abbinato all’adiacente galleria del secondo piano, questo padiglione può definire uno spazio di 2.715 mq.
Per la piazza è stata commissionata a Lawrence Weiner, artista nato nel Bronx e considerato una delle figure più rappresentative del movimento dell’Arte Concettuale, un’imponente opera site specific formata da lettere di 3,6 metri incastonate nella pavimentazione e ripetute due volte, una di fronte all’altra, a formare la frase In Front of Itself, simbolica della capacità di trasformazione della piazza e della sua duplice veste di spazio pubblico all’aperto e volume in grado di raddoppiare lo spazio al coperto.