Maggie’s Centre di Southampton / AL_A
Fondata nel 1995 dalla paesaggista Maggie Keswick Jencks e dal marito, il paesaggista e critico di architettura americano Charles Alexander Jencks, l’istituzione benefica britannica Maggie Keswick Jencks Cancer Caring Centres Trust, nota per i suoi Maggie’s Centres, si occupa di creare strutture dove i malati di cancro possano ricevere gratuitamente assistenza pratica e psicologica, incontrare persone che condividono e comprendono il loro momento di vita o semplicemente ritagliarsi momenti di tranquillità per raccogliere i propri pensieri. Il primo centro fu realizzato nel 1996 a Edimburgo, in Scozia, su progetto dello studio locale Richard Murphy Architects e da allora l’istituzione conta ben 27 strutture nel Regno Unito, una a Hong Kong, una a Tokyo e una a Barcellona.
Maggie Keswick non vide mai la conclusione del suo primo Maggie’s Centre poiché morì di cancro nel luglio del 1995, all’età di 53 anni, ma lasciò in eredità precise linee guida, raccolte nel suo saggio A View from the Front Line, per i futuri centri. Facendo tesoro della propria esperienza, la Keswick Jencks perseguì con determinazione l’obiettivo di aiutare le persone colpite dal cancro a non perdere mai la speranza e la gioia di vivere. Per questo era convinta che le persone necessitassero di spazi accoglienti e rilassanti, lontano dagli ambienti ospedalieri, dove poter disporre di assistenza, informazioni e strategie per ridurre la tensione.
Per creare le condizioni ideali, nonostante ogni centro abbia una propria identità architettonica, le strutture devono avere delle caratteristiche che le accomunano, come le dimensioni contenute, la presenza di una cucina comune, la flessibilità degli spazi e l’assenza di una reception, che toglierebbe quella ricercata atmosfera domestica. Dopo aver affidato, nel corso dei suoi 26 anni di vita, la progettazione a importanti studi d’architettura, che hanno contribuito alla buona riuscita e alla crescita di questo straordinario progetto – ricordiamo tra i vari nomi quelli di Frank O Gehry, Zaha Hadid, Richard Rogers, Thomas Heatherwick, Ab Rogers, Rem Koolhaas, Benedetta Tagliabue – l’istituzione si è arricchita quest’anno del nuovo centro di Southampton, un singolare edificio di 360 mq progettato dal pluripremiato studio di architettura londinese AL_A, fondato da Amanda Levete nel 2009, in collaborazione con la paesaggista Sarah Price.
Il sito destinato alla costruzione del nuovo Maggie’s Centre di Southampton rappresentava per i progettisti dello studio AL_A una sfida, in quanto si trattava di un’area segnata da un insieme di edifici anonimi circondati da una serie di parcheggi. La soluzione scelta è stata quella di immaginare che – ha spiegato Amanda Levete – un pezzo di verde venisse trasportato dal vicino parco nazionale New Forest nel mezzo del contesto cementizio dell’ospedale, portando con sé serenità e un tocco di magia. Per il verde la paesaggista Sarah Price si è ispirata alla flora diversificata della New Forest, con betulle, ciliegi tibetani, anemoni del legno, orchidee, aglio selvatico, celidonie, primule e campanule.
Il giardino è stato poi suddiviso in quattro sezioni dall’inserimento di quattro pareti realizzate con blocchi di gres porcellanato, un materiale sostenibile, che sembra provenire dalla terra dei giardini. Le pareti in gres porcellanato ricoprono la duplice funzione di sostenimento della struttura in legno della copertura e di isolamento. I tenui colori dell’argilla e le tonalità degli smalti, che promuovono un senso di pace e tranquillità, sono stati studiati e realizzati appositamente per questo progetto. I quattro volumi posti agli angoli della struttura sono stati invece rivestiti in acciaio inossidabile increspato, su cui si riflettono le pareti ceramiche e il paesaggio verde, creando l’illusione che il giardino sia ancora più grande di quanto non sia in realtà.
La struttura a un solo piano, che sembra emergere dal verde è dotata di grandi vetrate che inondano gli spazi interni di luce naturale. Una cucina comune, illuminata da un ampio lucernario circolare, è, nel rispetto delle linee guida lasciate da Maggie Keswick Jencks, il cuore dell’edificio ed è, con la sua atmosfera domestica, il primo ambiente che incontrano i visitatori. Le pareti ceramiche e una serie di bianche pareti mobili separano poi gli ambienti delle quattro stanze in modo tale da poter disporre di spazi flessibili e semi-privati.
- Architect: AL_A
- Location: South Hampton, United Kingdom
- Landscape designer: Sarah Price Landscapes
- Engineering services: Arup
- Contractor: Sir Robert McAlpine
- Groundworks: Shoreland
- Envelope: Cantifix
- M&E: Lowe & Oliver