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Icaro Hotel / MoDusArchitects

Architetto: MoDusArchitects
Luogo: Alpe di Siusi, Castelrotto, Bolzano, Italia
Anno: 2021
Fotografo: Gustav Willeit
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Ai piedi delle Dolomiti, circondato da un dedalo di piste da sci e sentieri montani, MoDusArchitects ripensa Icaro Hotel come un volume in legno dalle linee stereometriche che si inserisce nel ricco panorama architettonico dedicato all’ospitalità di questa peculiare area protetta.

Situato a 1.900 metri sul livello del mare, sull’altopiano altoatesino dell’Alpe di Siusi, parte del patrimonio naturale UNESCO delle Dolomiti, l’hotel originariamente nasce come una modesta baita di montagna degli anni Trenta. Oggi lo studio di architettura MoDusArchitects ha rinnovato la struttura e la sua identità. Tra i molteplici interventi, l’ampliamento del parcheggio interrato, un edificio di alloggi per il personale, una nuova ala con otto camere, la riorganizzazione di tutti gli spazi comuni, inclusa l’area wellness con piscina, e un’imponente loggia di colonne lignee che si distende sulla facciata principale rapportandosi con lo scenario dolomitico mozzafiato.

In pianta, l’ampliamento verso est ricalca l’impronta a terra dell’ala esistente ad ovest, che partendo dalla rotazione sull’asse trasversale del volume originale genera una simmetria ponderata tra le parti. In facciata, il rivestimento in larice a dente di sega e il colonnato ligneo sormontato dal grande tetto a falda, costituiscono l’orditura che assimila i numerosi interventi precedenti dando vita a un corpo architettonico unitario.

Il prospetto sud, lungo 55 metri è caratterizzato da 13 pilastri lignei a cavalletto alti 7,5 metri che si diramano sui due piani superiori; questi elementi strutturali che saldano la copertura al piano terra originale, fanno da cornice alle stanze con vista sul paesaggio circostante. La terrazza al primo piano raccorda le due estremità dell’edificio con una loggia spaziosa a doppia altezza che proietta verso l’esterno gli affacci privati.

La hall occupa tutto il piano terra, con il suo susseguirsi di aree comuni: ingresso, reception, shop, salone, bar e ristorante. L’eclettismo di materiali, trame e arredi fissi, dona unità al progetto rivoluzionando il concetto di interior design alpino. Se la serie di alcove in legno con divanetti rivestiti in tessuto riprende gli interni dei classici rifugi, i monoliti in marmo grigio del bancone bar e buffet riportano l’attenzione sulla ricerca gastronomica contemporanea al centro di questo continuum spaziale.

Dal corpo scala al centro dell’hotel, gli ospiti accedono alle camere ai piani superiori, dotati di otto stanze (quattro per livello) situate nell’ala Est. Come il nome stesso suggerisce, le camere Monocular e Telescope sono state pensate
come dispositivi che legano indissolubilmente a livello visivo l’intimità degli ambienti privati con la vastità del paesaggio circostante. Le stanze sono contraddistinte da pareti in olmo, con giacitura obliqua rispetto alla trama strutturale, che contengono armadi, nicchie imbottite, specchi, tolette e docce nascoste. Alle estremità delle due camere precedenti si trovano la Lux e la Grandangolo, i cui ambienti più ampi accolgono fino a quattro persone con letti su misura orientati verso le pareti vetrate con vista sull’Alpe di Siusi. Al secondo piano, varie suite sono state riadattate per integrare la nuova copertura ed è inoltre stata aggiunta un’area massaggi con terrazza coperta per praticare yoga.

Al piano seminterrato, l’area con la piscina indoor sfrutta al massimo la pendenza del terreno esterno ed è stata interamente ripensata per aprire lo spazio al panorama del Massiccio dello Sciliar e ricavare un rapporto diretto. I numerosi elementi strutturali preesistenti sono addomesticati da una nuova geometria e da un rivestimento in piastrelle lucide di mosaico che donano quiete e misura ad uno spazio in precedenza compromesso. Tra la sauna esistente nella cabina esterna e la nuova piscina, una porzione della zona relax è stata ridisegnata per offrire un’esperienza più privata agli ospiti dell’hotel.

Nel muro in cemento gettato in opera, profili ortogonali in legno incorniciano delle “lacrime” in cera fusa, create
ad-hoc dall’artista Hubert Kostner in un’interpretazione personale della storia mitologica di Icaro. Il piano inferiore è un’intricata combinazione di servizi e funzioni a supporto delle attività dei piani superiori dell’hotel al quale si aggiunge un parcheggio interrato che libera la zona di arrivo dalle auto, lasciando il solo edificio a confrontarsi con il panorama montano.

Eclettico e vivace, Icaro Hotel è un’alchimia di architettura contemporanea, design, ospitalità, tradizione, arte, artigianato e patrimonio culturale. Ogni ambiente è progettato per dare ampio spazio all’immaginazione e all’esperienza del viaggio, amplificando il senso di libertà e di scoperta che i paesaggi alpini trasmettono.

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