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Hitra Office & Commercial Building / Hooba Design

Architetto: Hooba Design
Luogo: Teheran, Iran
Anno: 2021
Fotografo: Parham Taghioff, Khatereh Eshghi, Deed Studio
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Lo studio di architettura Hooba Design Group e l’architetto Hooman Balazadeh hanno recentemente completato a Teheran un edificio per uffici rivestito di mattoni.

L’edificio come singolo elemento della città ha un’inevitabile influenza sul contesto urbano. Durante il processo di progettazione, è fondamentale considerare questo impatto reciproco per creare una relazione vincente tra l’edificio e la città. In questo progetto, tuttavia, la forma è stata la chiave vincente per realizzare l’essenza del progetto. Qui, gli elementi formali sono stati usati sia nel complesso dell’entità che nelle singole parti.

© Deed Studio

L’edificio commerciale-ufficio Hitra si trova su di un terreno inclinato, all’incrocio di due strade principali nel quartiere Velenjak di Teheran. C’è un dislivello del 15% in tutto il sito. I piani superiori dell’edificio sono dedicati a unità di uffici, la zona commerciale e gli ingressi sono stati disposti in modo da creare patii verdi all’aperto per permettere alle persone di rilassarsi. Questi patii, allineati con i livelli della strada su entrambi i lati dell’edificio, creano una piazza urbana.

© Deed Studio

In contrapposizione al comune sviluppo urbanistico della città, dove la maggior parte degli edifici sono progettati sulla base di benefici personali, questo progetto cerca di creare un’opportunità vantaggiosa sia per le unità commerciali sia per la città, creando uno spazio pubblico per il quartiere, estremamente utile in una città come Teheran. Queste piccole piattaforme pubbliche trasformano i quartieri di Teheran in spazi più dinamici, in cui le zone commerciali hanno una maggiore connessione con le aree urbane circostanti.

© Parham Taghioff

L’elemento chiave del progetto è stata la rivalutazione della morfologia del tipico edificio per uffici con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’illuminazione naturale e la vista senza alterarne l’area edificata. Il regolamento standard per gli edifici per uffici a Teheran stabilisce che l’area di occupazione dell’edificio non dovrebbe superare il 60% della superficie del terreno + 2m. Seguendo questa regola, di solito, una parte della superficie verrebbe usata come pozzo di luce centrale, per fornire luce alle unità centrali. Inoltre, la proporzione consentita di vetro rispetto agli altri materiali usati sulla facciata è del 40%.

Queste due regolamentazioni sono state riconsiderate durante gli studi preliminari di questo progetto al fine di ottimizzare l’illuminazione naturale e la vista. Un altro obiettivo fondamentale era quello di creare un sistema integrato per le zone commerciali e gli uffici. Il volume primario del progetto è stato creato spostando il vuoto interno in superficie. Questo vuoto non solo costituisce l’ingresso principale, ma fornisce anche luce e vista alle unità centrali. Questa nuova morfologia aumenta la superficie dell’edificio in contatto con la città e collega le persone alla zona degli uffici attraverso l’accogliente ingresso.

© Khatereh Eshghi
© Parham Taghioff

Assecondando la pendenza esistente del sito, la zona commerciale del progetto è stata realizzata in tre livelli. Ci sono due ingressi (nord e sud) per accedere alla sezione degli uffici, entrambi collegati all’atrio amministrativo del complesso.

© Deed Studio

L’edifico è stato dotato di una doppia facciata integrata, dove la pelle esterna permeabile è formata da mattoni e strutture metalliche. Questa combinazione ha dato vita a moduli che consentono maggiori aperture in facciata. Sulla base di questa idea, si è formata una massa omogenea che crea una combinazione di mattoni e colori turchesi che varia in base alla posizione degli osservatori e all’angolo di osservazione. La dimensione delle strutture varia in base alla loro posizione in facciata. Inoltre, le finestre di vetro continue sullo strato interno del doppio involucro permettono un’adeguata penetrazione della luce solare, riducendo il consumo di elettricità in tutto l’edificio.

© Deed Studio
© Parham Taghioff

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