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Festival Hall / graal architecture

Architetto: graal architecture
Luogo: Orly, Francia
Anno: 2021
Fotografo: Clément Guillaume
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La zona francese di Orly, nota soprattutto per le sue attività aeroportuali, è innanzitutto un quartiere abitato. Lo scopo del progetto dello studio di architettura graal architecture è quello di offrire agli abitanti della zona un nuovo spazio ludico e polivalente ai margini dell’aeroporto e della città. Il sito sembra essere un luogo a sé stante, appartenente sia al grande paesaggio aeroportuale sia all’intimità di questa zona periferica della città, caratterizzata da tessuto suburbano e edifici logistici.

Situato tra un padiglione e una serie di capannoni logistici, il nuovo progetto si presenta, attraverso il suo design e la sua struttura, come un capannone destinato ad attività ricreative. A metà strada tra una struttura industriale prefabbricata a basso costo e una casa ordinaria, l’edificio si sviluppa in due volumi cubici delle stesse dimensioni, che cercano di scostarsi dalla classica morfologia di un capannone per avvicinarsi alle proporzioni di una casa. Due sono le possibili chiavi di lettura dell’edificio, dettate dalla posizione ravvicinata o a distanza da cui si guarda l’edificio: un gioco di intrecci e matericità tra i volumi delle stanze si ispira alle case a capanna, mentre l’involucro cubico in metallo richiama i vicini capannoni industriali.

La struttura dell’edificio interamente in legno determina un volume semplice e spazioso, sormontato da un tetto di forma ottagonale. L’alternanza di porticati e travi di legno conferisce ritmo all’interno degli ambienti, rivelando il sistema costruttivo dell’edificio. Il tutto è completato da pareti con telaio in legno e pannelli strutturali in legno per il tetto lasciati a vista. Profonde travi attraversano le campate permettendo alle pareti mobili di formare vere e proprie alcove acustiche e offrendo al contempo una vasta superficie continua.

Il rivestimento metallico della facciata si estende oltre il volume dell’edificio e conferisce all’insieme la sua dimensione pubblica e istituzionale, permettendo alla nuova Sala da festival di rafforzare la sua presenza in questo paesaggio suburbano. Grazie al suo color champagne, alle sue increspature e perforazioni, il rivestimento in ferro ondulato termolaccato offre un’immagine mutevole e rinnovata della struttura attraverso un gioco di riflessi e trasparenze. A seconda della luce, della distanza e del punto di vista, che è multiplo su questo terreno angolare, l’edificio genera un vero e proprio effetto cinetico.

I due volumi che compongono la struttura, per adattarsi alla particolare conformazione del terreno e per inserirsi nelle vicinanze dell’aeroporto, si aprono formando un ingresso protetto sulla facciata nord. Al fine di soddisfare le più disparate esigenze degli utenti, l’edificio è stato organizzato intorno a un grande spazio conviviale che può essere modulato e diviso in due o tre stanze dotate di pareti acustiche mobili. Questi tre ambienti contigui sono distribuiti lungo una fascia di servizio che ospita gli ingressi, i servizi igienici, gli uffici, un ufficio di gestione e i locali tecnici. Gli spazi conviviali si aprono a sud attraverso quattro grandi perforazioni orizzontali che incorniciano le piste e permettono alla luce naturale di fluire all’interno in maniera controllata.

I deflettori luminosi e acustici posizionati lungo i portici in legno seguono le falde del tetto, valorizzando gli spazi interni. Così, i volumi interni, la luce naturale diffusa e il legno a vista conferiscono agli ambienti un’atmosfera calda e domestica in contrapposizione con il contesto “industriale” a cui fa riferimento l’involucro metallico. Il pavimento in calcestruzzo al quarzo delle sale è un’estensione del calcestruzzo disattivato utilizzato per il piazzale e le terrazze, indicando il percorso pedonale di questi spazi.

La costruzione di questa nuova struttura ricreativa è un’occasione per migliorare la rete del quartiere, ridefinendo il profilo di Rue Parmentier, integrando i parcheggi e valorizzando i percorsi lungo la struttura. Nonostante una programmazione vincolata da un budget contenuto (meno di 1900 €/m²), il nuovo padiglione ricreativo di Orly è generoso nei suoi usi e nel suo funzionamento, il che permetterà al comune di ospitare molteplici eventi su un sito che esprime forti legami territoriali emblematici per Orly.

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