Alternanze Sequenziali / Arch. Antonio Ferilli
A Lecce, la splendida capitale del Barocco pugliese, è stato da poco completato il progetto, curato dall’architetto Antonio Ferilli, di un’architettura che gioca sull’alternarsi tra l’omaggio alle tradizioni locali e la loro attualizzazione.
La struttura riunisce in un unico linguaggio architettonico tre diverse abitazioni, distribuite su tre livelli, nel rispetto della forte personalità di ciascuna, garantendo in questo modo alle tre famiglie, che condividono l’ingresso principale e le aree comuni, l’assoluta tutela della propria privacy.
L’idea distributiva prende forma dall’ampio pozzo luce rivolto a sud-ovest, che conduce, attraverso delle scale, al piano interrato – occupato dalle cantine e dalla SPA comune – per poi dipanarsi, intrecciando volumi e funzioni abitative delle tre residenze, in un unico architettonico che reinterpreta il concetto delle antiche masserie locali, luoghi destinati alla vita e al lavoro comune delle famiglie.
Gli affacci, le aperture e le luci si alternano lungo la struttura in una sequenza, apparentemente casuale, generata dalla sezione aurea, che le configura sulle ampie superfici cieche a calce secondo l’antica idea, ampiamente radicata nelle regioni mediterranee, che ridurre le dimensioni delle finestrature aumenti il naturale raffrescamento estivo. Il leitmotiv dell’intervento è, di fatto, questo continuo, giocoso alternarsi di tradizione e modernità, luci e ombre, pieni e vuoti, estetica e funzionalità, volumi elevati e pozzi accessibili.
Le facciate esterne, isolate a cappotto con lastre in polistirene, sono caratterizzate da una rasatura a grana molto sottile di colore bianco, rifinita con tre passate incrociate di frattazzo, che hanno consentito di ottenere un effetto discontinuo e opaco, molto simile a quello della calce bianca delle antiche masserie salentine. Sempre come tributo ai materiali locali, per la pavimentazione esterna, così come per le soglie e i davanzali, è stata utilizzata della locale pietra calcarea di Soleto dai naturali toni tortora.
All’interno, la grande vetrata di una delle tre abitazioni, illumina il pregiato marmo di Carrara con spessore 2 cm posato a macchia aperta a formare dei grandi rombi che rivestono la pavimentazione dell’intero piano giorno, della cucina e della scala sospesa che conduce alla zona notte, dove un pavimento in caldo noce nazionale, abbinato a delle balaustre in cristallo ultra-chiaro, esalta i raffinati arredi realizzati su disegno da artigiani del posto e le pareti e i soffitti, tinteggiati nel tradizionale bianco calce puro.