21 Atlantico Kindergartens / El Equipo Mazzanti
Una sezione del numero 52 di IQD è stata curata dallo studio di Architettura El Equipo Mazzanti con la Fondazione Horizontal, che nell’ambito delle proprie alleanze cerca nuove idee per riflettere e produrre spazi sostenibili e diversificati, in cui l’infrastruttura sia pubblica e svolga un ruolo fondamentale quale luogo d’incontro e partecipazione cittadina inclusiva.
SPAZI CHE IMPARANO A CRESCERE
“Pratica materica: lo spazio può essere indeterminato, instabile e scambiabile. La sua capacità materica e l’intelligenza formale possono essere ampliate, replicate o standardizzate senza che questo significhi dover rinunciare a singolarità o unicità. Al contrario, queste caratteristiche consentono di creare spazi che possono crescere e adattarsi a diverse circostanze fisiche e aspirazioni sociali. E questo può essere modificato nel tempo in base alle esigenze future”. Questa la prefazione che ci invita a scoprire il progetto 21 Atlantico Kindergartens dello studio El Equipo Mazzanti fondato dall’architetto Giancarlo Mazzanti.
Il dipartimento dell’Atlantico, uno dei 32 dipartimenti della Colombia, è una regione di vaste pianure, grandi fiumi e condizioni climatiche variabili. Una regione storicamente povera, colpita nel 2011 da gravi inondazioni che hanno danneggiato diverse infrastrutture pubbliche e deteriorato le condizioni di vita. La costruzione dei kindergarten ha così risposto a due esigenze fondamentali: sostituire il più rapidamente possibile le infrastrutture danneggiate dalle inondazioni e migliorare gli scarsi servizi educativi per la prima infanzia.
La principale sfida progettuale è stata quella di trovare un modo rapido ed economico per sviluppare il maggior numero possibile di asili, contribuendo all’istituzione di una presenza governativa. Il progetto è formato da un insieme modulare e sistematico di 21 asili in diversi ambienti urbani e semi-urbani. Più che un oggetto architettonico per una specifica collocazione, i progettisti dello studio El Equipo Mazzanti hanno sviluppato un sistema aperto, composto da differenti moduli e schemi associativi, capace di adattarsi a diverse circostanze topografiche, urbane e programmatiche.
Trattandosi di un progetto che si basa su di un sistema modulare, gli spazi chiusi sono stati sviluppati come moduli indipendenti e autosufficienti, accomunati da un processo costruttivo rapido e di facile esecuzione. Questo tipo di
organizzazione consente al sistema di adattarsi in grande libertà alle differenti condizioni geografiche e all’immediato
contesto: può piegarsi, ritrarsi per configurare spazi o corti centrali, girarsi per avvolgere delle preesistenze – alberi,
specchi d’acqua, irregolarità topografiche – allungarsi per definire dei bordi o ruotare e finire per creare dei percorsi centrali.
Nei 21 kindergarten le nozioni di funzione ed efficienza vengono superate dall’idea del gioco come concetto spaziale
fondamentale per generare nuove esperienze cognitive. L’impatto sociale di questa configurazione è stato elevato, con 21 diversi volumi costruiti in un brevissimo lasso di tempo. Questa strategia ha permesso agli amministratori di estendere i servizi educativi con un budget contenuto anche in aree remote e di avviare dei nuovi progetti basandosi su questa configurazione.
Laddove sono stati realizzati, questi asili sono diventati un importante luogo d’incontro e un motivo di orgoglio per l’intera regione.