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MAGDA MOSTAFA

Architecture for All IQD 65

BIOGRAFIA

Magda Mostafa, nata a Guelph Canada e residente al Cairo, si è laureata nel 1994 presso il Dipartimento di Ingegneria Architettonica dell’Università del Cairo, in Egitto. E’ professore associato di Design nel Dipartimento di Architettura della AUC, dove dirige lo studio design II, che si concentra sul vocabolario dell’architettura contemporanea egiziana. Attualmente è anche co-direttrice della commissione per l’educazione e del consiglio di convalida dell’UNESCO-UIA, un think-tank globale incaricato di definire le politiche e le pratiche dell’educazione architettonica e di sostenere gli standard di eccellenza. È socia presso lo studio Progressive Architects con sede al Cairo, dove è specializzata nella progettazione inclusiva dell’autismo. È l’autrice delle linee guida di design ASPECTSS™, la prima guida di riferimento in tutto il mondo basata sulla ricerca per l’autismo. ASPECTSS™ è stato presentato alle Nazioni Unite, come quadro di riferimento per la politica internazionale di design per l’autismo, durante conferenze e presentazioni al GSD di Harvard, alla National Autistic Society nel Regno Unito, all’AsIAM irlandese e alla World Autism Organization. È stato premiato con l’UIA International Research Award nel 2014 ed è stato il protagonista del suo apprezzato TedTalk nel 2015. Il suo lavoro sull’autismo è stato ampiamente pubblicato in tutto il mondo ed è stata definita “uno dei ricercatori più autorevoli al mondo nel design dell’autismo” dai media internazionali di architettura. Ad oggi, l’ASPECTSS Design Index ha guidato 12 progetti architettonici che abbracciano cinque continenti e che vanno dalla ristrutturazione di aule interne a quartieri su scala urbana in Europa, Stati Uniti, Egitto, Arabia Saudita, Australia ed Emirati Arabi, ed è stato una risorsa chiave per la redazione di 10 documenti politici. Recentemente si è unita al think-tank e allo studio inclusivo MIXDesign di New York come membro della loro MIX Neurodiversity Initiative. Il suo altro campo di ricerca riguarda un’altra forma di emarginazione attraverso lo studio dell’insediamento informale, nel 2015 ha pubblicato la Juxtopolis© Pedagogy. Il lavoro risultante dalla Juxtopolis© Pedagogy è stato presentato ed esposto in tutto il mondo, tra cui al GSAPP della Columbia University, a Durban, in Sudafrica, e più recentemente alla Biennale di Venezia del 2016.

Architecture for All

Si stima che l’1,5% della popolazione mondiale rientri nell’ampio spettro dell’autismo. Per troppo tempo questo spettro, nonostante le grandi diversità e le sfumature, è stato visto come una condizione monolitica, patologizzata, da curare o trattare, anziché essere meglio compresa o addirittura celebrata come un’identità e un modello percettivo alternativo,
ma altrettanto valido, del mondo che ci circonda. Ultimamente questa posizione si è spostata verso una posizione di identità più basata sui punti di forza, e poiché la coorte più numerosa di individui diagnosticati quando stava aumentando la consapevolezza, nei primi anni 2000, sta ora raggiungendo l’età adulta, l’auto-advocacy – l’autodifesa delle persone con
neurodiversità – è diventata una voce importante e sempre più ascoltata nella comunità. Ma anche l’architettura deve ascoltare. Nonostante questa voce sia in crescita, il ruolo dell’ambiente costruito come partner cruciale per il sostentamento di questa parte della popolazione continua a rimanere sostanzialmente invariato. L’onere di affrontare, adattare e gestire l’ubiquità spesso opprimente e oltremodo stimolante del mondo sensoriale in cui viviamo rimane spesso a carico del solo individuo autistico, mentre il mondo dell’architettura, che lo crea, è in gran parte assolto da ogni responsabilità. Tutto questo deve cambiare. Con il crescere della consapevolezza, cresce un senso di responsabilità, ma in molti casi agli attori del mondo della progettazione mancano gli strumenti per creare questo nuovo mondo più accessibile, dagli stimoli sensoriali più attenuati, in cui la percezione autistica fa parte del modello considerato in fase di progettazione. Tra questi strumenti, uno dei primi basati sulla ricerca, è l’Autism ASPECTSS Design Index, che abbiamo sviluppato attraverso un decennio di osservazioni e ricerche progettuali, e pubblicato nel 2014. Composta da 7 condizioni architettoniche, questa guida non prescrive, ma fornisce un quadro generale, attraverso il quale possiamo concepire e sviluppare i nostri spazi architettonici per essere più inclusivi e guidati dalla prospettiva autistica e dall’esperienza vissuta. Attualmente contempla borse di studio, ricerche e sperimentazioni nei 5 continenti.

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