Addio a Paulo Mendes da Rocha
E’ morto a San Paolo all’età di 92 anni l’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha, vincitore nel 2006 del premio Pritzker e nel 2016 del Leone d’oro alla carriera assegnato dalla Biennale di Architettura di Venezia.
Paulo Archias Mendes da Rocha è nato nel 1928 a Vitória, nello Stato di Espirito Santo in Brasile e si è laureato in Architettura e Urbanistica presso l’Università Mackenzie, a San Paolo, nel 1954. Nonostante le tendenze della scuola verso un approccio storicista dell’architettura, Paulo Mendes da Rocha iniziò, insieme ad un gruppo di studenti tra cui Jorge Wilheim e Carlos Millan, ad interessarsi all’architettura moderna. Nel 1955 aprì il suo ufficio a San Paolo, da allora, si unì ad un gruppo di architetti che, sotto la guida di João Batista Vilanova Artigas, costituirono la cosiddetta “Escola Paulista“, la cui produzione è caratterizzata dall’uso “brutalista” del cemento armato e dall’enfasi sulle grandi soluzioni strutturali. Nel 1958 vinse in collaborazione con l’architetto João Eduardo de Gennaro, il suo primo concorso per il Gimnasio del Club Atlético Paulistano, un’opera che valse la Presidenza del Gran Premio della Repubblica alla 6a Biennale Internazionale di San Paolo, nel 1961.
Nello stesso anno iniziò ad insegnare presso la Facoltà di Architettura e Urbanistica (FAU) dell’Università di San Paolo (USP). Nel 1969, osteggiato dalla dittatura militare, fu rimosso dal suo incarico presso la FAU/USP fino al 1980, quando grazie all’amnistia tornò ad insegnare fino al 1998. Nel 1970 è stato selezionato, insieme ad altri architetti, per realizzare il Padiglione brasiliano dell’Expo di Osaka, il suo primo progetto internazionale, seguito da molti altri tra cui, nel 2004, quello per l’ampliamento e la riorganizzazione del campus dell’Università di Vigo, in Spagna.
Ha lavorato soprattutto a San Paolo, dove ha progettato case, musei e spazi urbani tra cui Casa Masetti (1967), Casa Millan (1970), Casa King (1972), il Museo Brasiliano di Scultura MUBE (1987-1992) e il progetto di ristrutturazione della Pinacoteca do Estado (1993-1998) che gli valse il premio Mies Van der Rohe per l’America Latina.
Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo il museo Cais das Artes progettato insieme allo studio Metro Arquitetos Associados (2008) con cui ha progettato anche la New Leme Gallery ( 2012), il Nuovo Museo Nazionale delle Carrozze di Lisbona (2015) e l’edificio Sesc 24 de Maio progettato con lo studio MMBB Arquitetos (2017) . Ha inoltre disegnato oggetti di arredamento diventati dei classici come la Paulistano chair (1957).
Creatore del movimento d’avanguardia Brutalista Paulista per promuovere la dimensione etica dell’architettura attraverso l’uso di forme e materiali semplici nel 2006 gli è stato assegnato il Pritzker price per la sua profonda comprensione della poetica dello spazio e per un’architettura di profondo impegno sociale. Nel 2016 vinse il Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Architettura di Venezia e l’anno successivo la Medaglia d’Oro Reale del Royal Institute of British Architects (RIBA).