The Arc at Green School / IBUKU
Il linguaggio architettonico sperimentale dello studio Ibuku, fondato sull’isola indonesiana di Bali dalla canadese Elora Hardy, si è arricchito di un elemento senza precedenti, che costituirà una pietra miliare non solo per l’utilizzo del bambù in architettura, ma anche per la progettazione di costruzioni iper-leggere.
Si tratta dell’Arco, la nuova, iconica struttura realizzata all’interno del campus della Green School di Bali. La Green School, completata nel 2008 per volontà degli americani Cynthia e John Hardy, residenti a Bali da oltre un trentennio, è un complesso scolastico costruito e arredato interamente in bambù.
Situato nei pressi di Ubud, cittadina immersa tra coltivazioni di riso e foreste protette, il complesso, aperto a studenti dalle elementari fino al Grade Twelve, corrispondente alle scuole superiori, offre un programma incentrato sulla sostenibilità e sulla conservazione dell’ambiente. Il progetto, un modello per i settori sia dell’istruzione sia dell’edilizia, propone una formazione olistica degli studenti attraverso un percorso fatto, in egual misura, di conoscenza, sperimentazione e creatività.
Perfettamente integrato nell’incontaminata natura circostante, il complesso è stato realizzato con tre diversi tipi di bambù, risorsa versatile, rinnovabile – si rigenera in breve tempo, crescendo oltre 60 cm, in alcuni periodi anche 1 m, al giorno – ecosostenibile – consuma un terzo dell’acqua rispetto ad altre piantagioni, ha un’elevata capacità di assorbimento di Co2 e rilascia il 35% in più di ossigeno degli alberi – più leggera del cemento armato e dell’acciaio, flessibile e resistente. In questo contesto pionieristico il nuovo Arco, straordinaria opera di architettura e ingegneria, testimonia l’impegno del team multidisciplinare di Ibuku di oltrepassare gli orizzonti noti dell’arte del costruire.
Unica nel suo genere, la nuova struttura ad arco realizzata all’interno del campus della Green School di Bali rappresenta l’apertura di nuovi, possibili orizzonti per il mondo dell’architettura organica. Costruita in otto mesi e adibita allo sport e al benessere della comunità studentesca, la struttura è formata da un intreccio di archi di bambù alti 14 m che si aprono per 19 m, interconnessi da gridshell anticlastiche, che traggono la loro forza dalla curvatura in due direzioni opposte.
Lunga 41 m e larga 23,5 m, la costruzione ha richiesto mesi per la ricerca, lo sviluppo e la messa a punto dei dettagli da parte del team multidisciplinare di Ibuku, che ha collaborato con Jorg Stamm per la carpenteria e con la società d’ingegneria strutturale britannica Atelier One. Il risultato è un prodotto tecnicamente rivoluzionario e di un’estetica estremamente raffinata.
C’è sempre qualcosa di meraviglioso quando le ancestrali tecniche artigianali incontrano le moderne tecniche di costruzione – ha commentato l’architetto Jules de Laage, laureato a Harvard, membro del team Ibuku e responsabile del cantiere – Per garantire la massima precisione, gli artigiani hanno lavorato all’interno di un sistema di coordinate tridimensionale, che ha consentito la conformità delle curvature delle gridshell a specifici requisiti ingegneristici.
L’organizzazione geometrica controintuitiva dell’Arco ha determinato un tale stato di equilibrio della struttura che si è tradotto in una drastica riduzione del materiale impiegato. Questo ha comportato anche la definizione di un volume interno senza precedenti, con una struttura incredibilmente sottile e priva di colonne, che avrebbero sottratto spazio alle attività sportive e ricreative degli studenti del campus.