Fuzhou Teahouse / Neri&Hu Design and Research Office
Il nuovo progetto firmato dagli architetti dello studio cinese Neri&Hu trae ispirazione da un’immagine che racconta la città di Fazhou, capitale della provincia cinese del Fujiian: Il Tempio Jinshan.
Nel lontano 1871 il fotografo scozzese John Thomson fu uno dei primi reporter a visitare e raccontare l’Estremo Oriente attraverso i suoi bellissimi scatti raccolti nell’album “Foochow and the River Min”. Tra gli 80 scatti, uno in particolare, quello che ritrae il Tempio buddista Jinshan edificato sopra un isolotto nelle tranquille acque del fiume Wulongjiang, è diventato il simbolo della città e l’ispirazione per il progetto Fuzhou Teahouse.
Situato nella città di Fuzhou, la capitale della provincia di Fujian nel sud-est della Cina, il progetto della Fuzhou Teahouse è nato da un’idea piuttosto insolita. A differenza di quanto suggerisce il nome, l’edificio non è solo un posto dove godersi una tazza di tè, ma un luogo in cui è custodito un prezioso pezzo del patrimonio storico locale. Il manufatto in questione è un’antica struttura in legno appartenente ad un alto funzionario della dinastia Qing, che, in seguito allo smantellamento e al restauro dalla sua sede originaria nel distretto di Anhui, venne acquistata da un gruppo di investitori immobiliari e trasferita nella città di Fazhou per diventare una bellissima casa da tè aperta alla città.
Concepita come una casa in cima a una roccia, la casa da tè si sviluppa al di sopra di una base in cemento pigmentato che funge anche da appoggio per il tetto in rame. Il materiale principe, il cemento, è un moderno omaggio alle tradizionali abitazioni in terra battuta della regione. A prima vista i visitatori appaiono colpiti dalle due immagini dell’edificio: l’architettura della casa da tè frontalmente compatta e rigorosa e la sua versione riflessa nella grande vasca d’acqua parallela al muro principale.
Entrando nella grande sala che ospita la struttura dell’antica residenza, i visitatori si trovano immersi in un gioco di contrasti tra elementi bui e luminosi, leggeri e pesanti, grezzi e raffinati. Squarci di cielo penetrano attraverso le aperture della copertura e portano la luce naturale fino nelle profondità, illuminando il prezioso manufatto esposto. Solo dopo aver raggiunto il mezzanino è possibile intravedere la configurazione strutturale dell’edificio. La copertura metallica è sollevata di 50 cm al di sopra di una solida base di travi rivestite in rame in modo tale da consentire un ingresso periferico continuo della luce naturale. Sviluppandosi tutt’attorno alla storica struttura lignea, il mezzanino consente ai visitatori di apprezzare i complessi dettagli della carpenteria.
Il livello seminterrato include una hall d’ingresso secondaria che ospita una rotonda, una corte sotterranea e alcune sale di degustazione. Nella parte superiore della rotonda, un oculo vetrato, che si trova al di sotto della piscina nel cortile sovrastante, filtra il sole attraverso un sottile velo d’acqua, creando un incantevole gioco di riflessi.