Plaza of Kanagawa Institute of Technology / Junya Ishigami + Associates
Lo scenario etereo e seducente all’interno della nuova costruzione che funge da piazza e luogo di aggregazione per gli studenti del Kanagawa Institute of Tecnology, in Giappone, è frutto della visione dell’esternità come elemento architettonico.
Uno scenario aperto, leggero, svincolato e idealmente distante dagli edifici che lo circondano, in cui il terreno si protende fino a incontrare il cielo alla fine dell’enorme superficie curva, formando una linea di demarcazione che consente ai fruitori di percepire il mondo sconfinato dall’altra parte dell’orizzonte.
Un’ampia lastra metallica appoggiata su quattro pareti portanti spesse 250 mm, senza colonne all’interno, s’inarca per formare una superficie leggermente ricurva che si protende verso una base lievemente concava. Soffitto e pavimentazione si piegano in un tentativo condiviso di avvicinamento.
Le 59 aperture della copertura, prive di vetro, mettono in connessione la struttura e i suoi fruitori con gli elementi della natura: luce, sole, vento, pioggia. Ogni condizione naturale percepita dal corpo diviene elemento scenico dell’architettura. Questo progetto è pensato in virtù delle persone che lo vivranno, ma, a differenza della maggior parte delle architetture moderne, il punto di partenza non è la posizione eretta, bensì quella seduta.
All’interno di questa piazza, le persone possono sedersi liberamente sul pavimento inclinato, stare in piedi o addirittura sdraiarsi. Coccolati dal vento, dalla luce del sole o dal suono della pioggia, le persone possono entrare in simbiosi con l’ambiente costruito e naturale, godendo di momenti spensierati e rigeneranti, sospesi nel tempo.