Presentazione programma 2025 della rivista IQD
Giovedì 5 dicembre 2024 presso lo Spazio Albed, in via Gonzaga 7 a Miano, è stato presentato il programma 2025 della rivista di architettura IQD
IQD è riconosciuta come il fulcro di una comunità eterogenea, attorno al quale si sviluppano incontri, mostre, conferenze volti a portare la produzione culturale, con particolare riferimento a quella architettonica, a riaffermare il proprio ruolo di avanguardia nel processo di comprensione e miglioramento del mondo. I temi affrontati su ogni numero, sotto la curatela e con il contributo di professionisti internazionali, riportano tutti all’idea di un’Architettura concepita come impegno civile e sociale, volto alla creazione di spazi atti allo svolgersi dignitoso della vita degli uomini e della loro convivenza con la natura e il contesto.
L’obiettivo è stimolare, promuovere e diffondere un dibattito, affrontando argomenti da cui oggi l’Architettura non può prescindere – partecipazione, riuso, risvolti sociologici, sostenibilità, lettura del contesto – esaminati da punti di vista diversi da quelli di un’ideologia a senso unico, quasi sempre demagogica e di facciata. Tutto questo, partendo dalla radice sociale dell’Architettura: visioni ibride, sperimentali, presentate pensando non tanto ai progettisti, quanto agli utenti, coloro a cui sono destinate le trasformazioni che il costruito porta necessariamente con sé, coloro che le subiscono quando queste sono irresponsabili o autoreferenziali.
Ha aperto la presentazione Roberta Busnelli, Direttore Editoriale di IQD, a seguire sono intervenuti: Raul Pantaleo, architetto presso lo studio TAMassociati, curatori del numero 77 di IQD “Architettura per la Pace”; Stefano Zaccaria marketing director di Toyota Material Handling Italia; Michele Rossi e Filippo Pagliani, fondatori dello studio di architettura Park Associati e prossimi Guest Architects del numero 78 di IQD e Andrea Boschetti, architetto e fondatore dello studio Metrogramma, che curerà il primo numero del 2026 intitolato “Right to Housing 2”.
PROGRAMMA 2025 IQD
IQD 78.2025
Sezione Guest Editor: Architetti Filippo Pagliani e Michele Rossi, studio Park Associati
Fondato nel 2000, lo studio, che conta oggi quasi 100 collaboratori, si occupa di progettazione architettonica, urbanistica, interior design e product design ed è stato insignito del prestigioso Premio Architetto italiano 2024, istituito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) di Roma.
IQD 79.2025
Sezione Guest Editor: MASS DESIGN Group
MASS DESIGN Group è un’organizzazione no-profit americana, con tre sedi negli Stati Uniti – Boston, New York e Santa Fe – e due in Ruanda, formata da oltre 200 architetti, designer, ingegneri e creativi, impegnati nel costruire e sostenere un’architettura che promuova la giustizia e la dignità umana.
IQD 80.2025
Sezione Guest Editor: Architetto Ai Weiwei
Ai Weiwei,classe 1957, è un noto artista, designer, architetto, regista e attivista per i diritti umani cinese. Nel 1999 fonda il suo studio di architettura nella periferia nord di Pechino, e nel 2003 un altro studio, il FAKE Design. Lavora a vari progetti con gli architetti svizzeri Herzog & de Meuron. Insieme vincono il concorso per il progetto dello Stadio nazionale di Pechino e del padiglione della Serpentine Gallery di Londra. Nel 2008 a Sichuan un terremoto provoca circa settantamila vittime; tantissimi studenti muoiono sotto le macerie delle scuole. Ai Weiwei accusa sul suo blog il governo cinese di aver usato materiali scadenti per costruire tali edifici. Per la sua aperta opposizione al regime è stato recluso in una località segreta e la notizia dell’arresto è stata ripresa da tutti gli organi d’informazione mondiali, che si sono movimentati con petizioni in tutto il mondo per richiederne la scarcerazione. Attualmente vive e lavora nei suoi due studi in Europa.
IQD 81.2025
Sezione Guest Editor: Architetto Emilio Ambasz
Emilio Ambasz è un architetto e designer argentino. Vero precursore negli anni ’70 dell’architettura verde, Ambasz è stato, dal 1969 al 1976, curatore nel dipartimento d’architettura del Museum of Modern Art, il MoMA di New York, dove ha negli anni diretto e installato numerose mostre sull’architettura e sul design industriale. Innumerevoli sono i premi e i riconoscimenti assegnatigli per i suoi lavori di architettura, arte e design.