Dalla natura un alleato del nostro benessere: Il Rame / De Castelli
Già note sin dall’antichità, le proprietà antibatteriche e antimicrobiche di un materiale bello, duttile e resistente come il rame sono tornate di grande attualità a fronte della recente emergenza da Coronavirus, che ha colpito molte regioni del nostro pianeta.
In Cina era noto come qi, dittongo che significa salute, nell’Antico Egitto come ankh, simbolo della vita eterna, per i Fenici era il materiale simbolo di Afrodite e in India ancora oggi è in auge la tradizione millenaria di bere in bicchieri di rame; tutto questo in virtù della capacità del rame, scientificamente dimostrata da ricerche condotte negli ultimi decenni, di inattivare o eliminare diversi tipi di batteri, microbi, funghi e virus. Tra questi, anche il Coronavirus trova nel rame il materiale a lui più inospitale. Come ha recentemente spiegato Bill Keevil, stimato Professore di Sanità Ambientale all’Università di Southampton, si tratta di una specie di esecuzione subita dal virus quando tocca la piastra di rame: le cellule vengono penetrate dagli ioni e i patogeni vengono distrutti senza alcuna possibilità di riprodursi. Già prima della recente pandemia s’iniziavano a vedere esempi d’impiego del rame in ambienti pubblici, come nel caso di alcuni asili e scuole in Giappone.
Alla luce degli ultimi sviluppi c’è da auspicare che questo materiale, prezioso alleato della nostra salute, torni a essere sempre più utilizzato nel campo dell’edilizia sanitaria, pubblica, civile e industriale. A supporto di questo obiettivo, un’azienda all’avanguardia quale l’italiana De Castelli, che ha fatto della ricerca sperimentale sui metalli la sua mission, ha finanziato un percorso, in collaborazione con ricercatori universitari, volto a trovare rapidamente una soluzione per poterlo lavorare preservandone le proprietà antibatteriche.
Percorso che verrà messo a disposizione della collettività per la produzione di elementi ad alto utilizzo quali, a titolo esemplificativo, maniglie, corrimani, rubinetti, interruttori, distributori, strumenti sanitari… e che contribuirà a promuovere la realizzazione, da parte della stessa azienda, di elementi per gli spazi domestici e collettivi quali tavoli, reception desk per hotel, banconi per bar e ristoranti, rivestimenti per pareti e pavimentazioni… Le recenti sperimentazioni condotte dalla De Castelli sui processi e sulle fasi di ossidazione mirano a eliminare tutte quelle verniciature protettive che ne compromettono le qualità antibatteriche, finora eseguite per ragioni di estetica per mantenere nel tempo gli effetti cromatici, evidenziando la straordinaria resa estetica di un materiale naturale quando invecchia.
Oltre al vantaggio economico legato all’eliminazione di trattamenti, i segni lasciati naturalmente dal tempo fanno di ogni oggetto un pezzo unico e irripetibile: nessun’altra superficie, nessun altro complemento che andrà ad arricchire i nostri spazi avrà quelle stesse caratteristiche. Quelle che sinora sono state percepite come imperfezioni da un’utenza assuefatta alla monotona uniformità della plastica e degli oggetti seriali, rappresentano in realtà il grande valore dei materiali lasciati invecchiare naturalmente, proprio come succede per gli oggetti artigianali. Il segreto dei materiali naturali che invecchiano è fare dei segni lasciati dal tempo la propria forza, in termini sia di estetica sia di benessere. Abbiamo chiesto conferma e maggiori dettagli a Albino Celato, fondatore e CEO della De Castelli.
Come è giunta la De Castelli a lavorare questo metallo preservandone integre le note qualità antibatteriche e antimicrobiche?
La lavorazione del rame, oltre che dell’ottone, del ferro e dell’acciaio, è il DNA della nostra azienda, erede di un know-how che ha radici molto antiche, che risalgono a quattro generazioni precedenti di mastri nella lavorazione del metallo. Siamo quindi abituati fin dalle nostre origini a plasmare e lavorare il rame in diverse forme e formati per ottenere i più inediti risultati, dalla piccola alla grande scala. Finora abbiamo prediletto l’aspetto estetico del rame ricercando e approfondendo tonalità e finiture ottenibili attraverso processi di ossidazione e lavorazioni artigianali strutturate secondo un’organizzazione industriale. Considerata l’attuale situazione, abbiamo pensato che fosse opportuno riportare alla luce una caratteristica intrinseca del rame, nota da sempre: la sua proprietà antibatterica.
Si tratta quindi di valorizzare la materia prima, evitando verniciature, olii o cere che alterano le sue proprietà e rivalutandone la naturalezza e la capacità di modificarsi sotto l’azione del tempo.
Un primo approccio in questo senso era stato affrontato tempo fa sperimentando soluzioni in rame per l’ambiente bagno. Queste ricerche e sperimentazioni, condotte e finanziate dalla De Castelli, come possono essere messe a disposizione e rappresentare un beneficio per l’intera collettività? La messa a punto di nuove finiture che valorizzano la naturalità del rame potrebbero offrire un valore aggiunto per tutti coloro che sono interessati non solo all’aspetto estetico, ma anche a quello salubre. In questo modo ambienti pubblici e collettivi ad alta frequentazione arredati con prodotti o superfici in rame potrebbero risultare non solo piacevoli dal punto di vista estetico, ma potrebbero contribuire a ridurre la probabilità di permanenza dei batteri.
Qualche esempio di applicazione, in termini sia di prodotti sia di contesti?
Le applicazioni del rame sono molteplici: dalle pentole per la cottura alle maniglie delle porte o ai rubinetti. Chiaramente De Castelli non cambierà la propria identità di azienda produttrice di complementi d’arredo e progetti e continuerà a proporre mobili, superfici e soluzioni custom per arredare e impreziosire spazi pubblici e privati.
Il messaggio è quindi rivolto principalmente a progettisti, architetti e aziende di produzione: vorrebbe sintetizzare i vantaggi, oltre a quelli legati alle qualità antibatteriche e antimicrobiche, in termini di resa estetica?
Il vantaggio è di poter fare una sintesi tra funzionalità ed estetica a partire da una riflessione sulla materia prima e sulle modalità di lavorazione. Il rame è sicuramente fra i materiali più preziosi fra quelli che lavoriamo, ma è al contempo anche quello che a lungo termine ha la resa estetica maggiore se si accetta e si apprezza la sua mutevolezza nel tempo. Ci concentreremo ancora di più sulla qualità dei prodotti che realizziamo, riflettendo sul loro ciclo di vita. L’esecuzione, curata nei minimi dettagli sotto il profilo strutturale e ingegneristico, ci permette di raggiungere standard di qualità elevati e durevoli nel tempo. Allo stesso tempo il rame, lasciato al naturale, sarà soggetto all’azione del tempo che creerà finiture mutevoli per la realizzazione di pezzi unici, mai uguali a sé stessi, progettati per arredare per sempre.