Utopia / KAAN Architecten
La città belga di Aalst, già nota per i suoi splendidi edifici gotici e per il più antico campanile delle Fiandre, patrimonio UNESCO, si è arricchita di una nuova struttura in mattoni di 8.000 mq, progettata dallo studio olandese KAAN Architecten per ospitare al suo interno Utopia, la nuova Biblioteca e Accademia di Arti Performative.
Ispirata nel nome al noto romanzo di Thomas More, Utopia – stampato per la prima volta nel 1516 proprio nella città di Aalst – il concept gioca con il termine inglese omofono, derivato dal greco, eutopia che significa ottimo luogo. Un ottimo progetto che s’inserisce nel tessuto urbano e valorizza gli spazi del centro storico, regalando ai cittadini ben tre nuove piazze pubbliche. Una stretta connessione visiva tra la città e gli interni è stata garantita dalle ampie vetrate ricavate nella muratura.
I progettisti inoltre, dopo aver studiato i colori predominanti del centro storico, hanno scelto per i rivestimenti di facciata un mattone scuro, denominato Red Aalst, che stabilisce un dialogo con il contesto, mentre per esaltare la personalità del nuovo edificio si sono affidati al posizionamento orizzontale dei laterizi lunghi e piatti, che contrasta con quello verticale dei mattoni dell’edificio preesistente. Questo edificio di fine ‘800, che ospitava la Pupillenschool, l’antica scuola militare, è stato inglobato all’interno della nuova struttura e ne rappresenta la soluzione d’angolo. La facciata storica dell’edificio si integra perfettamente con la nuova struttura sia all’esterno che negli ampi spazi interni, dove gli antichi laterizi stabiliscono un elegante dialogo materico e cromatico con i moderni arredi in legno e gli elementi in cemento grigio chiaro.
Una volta varcato l’ingresso principale della nuova Biblioteca e Accademia di Arti Performative Utopia di Aalst, posto tra il café letterario e l’auditorium, e attraversato l’ampio atrio, gli interni si rivelano in tutta la loro magnificenza. I diversi livelli, attrezzati con librerie e tavoli per la lettura, si affacciano sul foyer e verso la facciata originale in mattoni dell’edificio preesistente. Le librerie, che si addossano a elementi strutturali di cemento, permettono ai solai di aggettare senza ulteriori sostegni, dando l’impressione di fluttuare nello spazio. Qui il posto d’onore è occupato da una libreria alta 11,50 m, che ospita tutti i libri donati dai residenti di Aalst.
Le rampe della scalinata che si erge a vista all’estremità dell’atrio e della sala lettura regalano agli interni un volume scultoreo. Oltre all’auditorium al piano terra, l’Accademia di Arti Performative occupa i primi due piani, affiancandosi alle aree dedicate alla lettura. La sala per il balletto, gli studi per le prove e gli spazi dedicati all’insegnamento hanno finestre a tutta altezza che aprono gli interni verso la città. Per ottenere un ottimo livello in termini di acustica, i pavimenti originali in legno sono stati sostituiti con nuove pavimentazioni in cemento e le porte trasformate in barriere per il suono, mentre le ampie finestre con doppi vetri funzionano da filtri per le note musicali.
Non è stato trascurato dai progettisti dello studio KAAN Architecten neppure un approccio sostenibile: per la costruzione sono stati impiegati materiali provenienti da realtà locali e macchine a basso consumo energetico, l’edificio è dotato di pannelli solari, riscaldamento geotermico e luci LED, l’acqua piovana viene recuperata e ridistribuita e i 230.000 mattoni delle demolizioni sono stati riutilizzati. Tutto questo ha consentito al progetto di raggiungere il rating Excellent della certificazione BREEAM.