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The Garzón School / Rosan Bosch Studio

Architetto: Rosan Bosch Studio
Luogo: Maldonado, Uruguay
Anno: 2025
Fotografo: Eleazar Cuadros
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Lo scorso marzo è stata completata la prima fase del progetto della Garzón School di Maldonado, città lungo le rive dell’omonimo torrente e a breve distanza dalla costa atlantica, nel sud ovest dell’Uruguay.

Progettato dallo studio danese Rosan Bosch, il nuovo campus incarna una rivoluzionaria visione didattica, in cui l’apprendimento avviene senza soluzione di continuità tra interno ed esterno. La scuola, immersa in una fitta foresta di eucalipti, è raggiungibile attraverso un percorso nella natura, con cui stabilisce da subito un legame indissolubile, fino a farla diventare parte integrante dell’esperienza educativa e identitaria.

Assecondando l’innata tendenza dell’essere umano ad avvicinarsi alla natura per migliorare il proprio benessere psico-fisico, i progettisti hanno eliminato i confini educativi tra gli spazi interni e quelli all’aperto secondo i principi della progettazione biofilica.

La natura qui non è una semplice integrazione nel processo di apprendimento, ma è l’aula stessa: un percorso didattico tra prati, ruscelli e alberi di eucalipto, pensato per alimentare l’innata curiosità dei ragazzi e incoraggiare la loro predisposizione al gioco, alla scoperta, all’osservazione e alla libera espressione del sé. Una volta terminata l’ultima fase, il cui completamento è previsto per il 2029, quello della Garzón School sarà il campus K-12 per ragazzi dall’asilo al liceo più grande al mondo.

Le linee guida seguite dallo studio Rosan Bosch nella progettazione architettonica, del paesaggio e degli interni della Garzón School di Maldonado pongono lo studente al centro di un pionieristico paesaggio educativo, che fa leva su sei diverse tipologie di spazi – la Montagna, la Caverna, il Falò, lo Specchio d’Acqua, la Mano e il Movimento – ciascuno pensato, con le proprie peculiarità, per offrire diverse modalità di apprendimento e promuovere l’autonomia e le competenze pratiche degli studenti. Il risultato è un campus che si plasma attorno alle esigenze degli studenti, trasformando l’ambiente costruito e il paesaggio naturale in un unico catalizzatore pedagogico.

È l’ampio e rigoglioso paesaggio circostante a guidare le scelte architettoniche, basate sulla valorizzazione delle risorse locali e sull’autonomia energetica. Gli edifici sono orientati per ottimizzare la luce naturale e favorire la ventilazione trasversale, riducendo la necessità d’illuminazione artificiale e climatizzazione.

I materiali da costruzione sono naturali e di provenienza locale, dai toni neutri e dal basso impatto ambientale, come la terra cruda, la pietra e il legno con cui sono realizzati gli edifici, trattato quest’ultimo con la tradizionale tecnica giapponese di carbonizzazione dello Shou Sugi Ban, anche conosciuta come Yakisugi, che conferisce maggior durabilità e un’estetica capace di creare un forte legame con il paesaggio. In questo modo la scuola non solo insegna l’ecologia, ma la pratica, la vive e l’incarna.

All’esterno, oltre a elementi ludici in legno, due piazze in mattoni evocano l’architettura vernacolare uruguaiana e richiamano simbolicamente, con la loro forma circolare, l’uguaglianza e la connessione, favorendo una socialità spontanea e inclusiva.

La nuova Garzón School rappresenta un nuovo modello educativo che funge da punto di riferimento per l’intera America Latina, dimostrando come un’attenta integrazione di architettura, natura e pedagogia possa creare spazi in cui l’apprendimento avviene in modo naturale e gli studenti, crescendo, possano diventare persone sicure di sé, capaci di esercitare il pensiero critico e progettare i cambiamenti necessari per affrontare le sfide di domani.

Architecture, Interior Design, Masterplan and Landscape Design: Rosan Bosch Studio
Local Landscaping Consultant: Amalia Robredo
Executive Architect and Assembly: Enkel Group
Engineering, Contractor and Mass Timber Solutions: Arboreal
Photos: Eleazar Cuadros

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