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Complesso Ospedaliero CHUM / Jodoin Lamarre Pratte architect, MSDL Menkès Shooner Dagenais LeTourneux Architectes

Architetto: Jodoin Lamarre Pratte architect, MSDL Menkès Shooner Dagenais LeTourneux Architectes
Luogo: Saint-Denis Montréal (Québec), Canada
Anno: 2021
Fotografo: Olivier Gariépy, Adrien Williams
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Lo scorso giugno è stata completata la seconda fase del complesso progetto del Centro Ospedaliero dell’Università di Montréal (CHUM). Quest’ultima fase, portata a termine in collaborazione dai due studi canadesi Jodoin Lamarre Pratte architectes e MSDL Menkès Shooner Dagenais LeTourneux Architectes – vincitori nel 2018 del concorso per la finalizzazione del progetto, l’esecuzione e la supervisione dei lavori – segue la costruzione del Centro Ricerche nel 2013 e la prima fase del 2017, curata dagli studi CannonDesign e NEUF architect(e)s, responsabili del progetto dell’intero polo ospedaliero, ad oggi uno dei più grandi e importanti di tutto il Nord America.

© Olivier Gariépy

Integrato in un ambiente urbano ad alta densità, il polo ospedaliero CHUM è diventato uno dei simboli della rigenerazione del dinamico quadrante orientale del centro di Montréal, oggi meglio noto come Quartier de la Santé, e diventerà sempre di più un importante motore di sviluppo economico per l’intera Provincia del Quebec.

© Olivier Gariépy

Mentre la prima fase, completata nel 2017, ha visto la realizzazione dell’85% del programma con la costruzione di tre torri destinate a ospitare gli ambulatori, 772 stanze di degenza e uno dei più grandi centri di oncologia del Canada, la seconda fase, appena conclusa, che si sviluppa attorno all’Anfiteatro Pierre-Péladeau, un edificio di 5.582 mq su tre livelli considerato il cuore dell’intero progetto, include, oltre all’anfiteatro, un edificio per gli uffici, una biblioteca, gli archivi medici e altri ambulatori.

© Adrien Williams
© Adrien Williams

Circondato da un ampio piazzale pubblico che conduce all’ingresso principale del CHUM, il nuovo edificio dalla forma organica è stato pensato per favorire al suo interno la collaborazione e la condivisione delle conoscenze mirate a creare un futuro più etico e umano-centrico. Circoscritto dalle tre torri del complesso, l’edificio è rivestito esternamente con pannelli di rame perforati, che riflettono sapientemente la luce durante il giorno ed emettono una gradevole luce soffusa durante le ore notturne. La scelta del materiale per il rivestimento esterno è ricaduta sul rame perché, oltre ad essere un metallo nobile, batteriostatico e durevole, si rifà ai tetti di alcuni edifici simbolici di Montréal e del Quebec.

© Adrien Williams
© Olivier Gariépy

Al suo interno, il grande Auditorium polifunzionale, inizialmente ideato con tribune fisse e poi riprogettato con tribune retrattili, può accogliere 365 persone nella configurazione standard, mentre nella modalità a teatro offre 150 posti a sedere. Oltre all’Auditorium, l’edificio ospita anche cinque sale meeting modulari – le cui pareti mobili consentono di configurare fino a dieci sale meeting – in cui l’acustica ottimale è assicurata dalla presenza di vetri tripli.

© Adrien Williams
© Adrien Williams

Nella progettazione dell’edificio, la volumetria e le ampie aperture sono state realizzate grazie a una complessa struttura portante e alla copertura a sbalzo. Situato al di sopra dei parcheggi sotterranei, circondato da un percorso perimetrale che conduce ai parcheggi e dotato di un’ampia sezione vetrata della copertura, l’anfiteatro ha rappresentato una vera e propria sfida architettonica ed ingegneristica e ha richiesto grande maestria sia nelle varie fasi sia di progettazione sia di esecuzione.

© Adrien Williams
© Adrien Williams

Questa struttura, che mira all’ottenimento della certificazione LEED Silver, integra le più avanzate tecnologie in un ambiente destinato alla cura e alla ricerca che pone l’uomo e le sue fragilità al centro di tutte le attività.

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