Chiesa di Santa Maria Goretti / Mario Cucinella Architects
A Mormanno, piccolo comune nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, MCA – Mario Cucinella Architects, vincitore del Progetto Pilota Cei 2011, ha completato dopo otto anni, la Chiesa di Santa Maria Goretti.
Solitaria e monolitica, la Chiesa domina il contesto urbano preesistente. Come un foglio candido, leggero e continuo che piegandosi disegna una pianta organica, l’architettura della Chiesa, con i suoi 16 mt di altezza, si erge a scrigno che custodisce e protegge l’intima sacralità degli interni, in dialogo con il paesaggio circostante. ’L’architettura della Chiesa, i suoi spazi interni, gli interventi d’artista sono le stazioni di un percorso di accrescimento spirituale” spiega Mario Cucinella. “Nello studio delle forme abbiamo cercato l’equilibrio: la capacità di coniugare i momenti sacri con la fruizione liturgica della chiesa. Progettare una chiesa è un messaggio di continuità con lo spirito dell’arte che ha attraversato imperturbato i secoli dell’umanità.”
Sfruttando il nuovo accesso dal lato nord-est del sito, la Chiesa è il punto di arrivo di un percorso spettacolare che si affaccia sui crinali del Parco Nazionale del Pollino. I locali della canonica sfruttano invece l’attuale strada di accesso al sito, creando una sorta di piccolo complesso urbano circondato da giardini e affacciato sulla valle. La pianta monumentale dalla forma organica si ispira alle geometrie di alcune delle Chiese barocche, come la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte e al Quirinale entrambe a Roma, l’Oratorio Ghisilieri a Ferrara, la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane e la Chiesa Sant’Ivo alla Sapienza a Roma.
La facciata principale, che si apre sulla nuova piazza della Chiesa, è caratterizzata da pochi ma essenziali elementi che definiscono i principali segni della tradizione cristiana: il portale d’ingresso e la croce. Il simbolo della croce appare sulla facciata attraverso leggere sfaldature dell’involucro che disegnano linee d’ombra generate dall’intersezione con il portale d’ingresso, dando vita ad una leggera incisione con allo stesso tempo un forte valore espressivo. Un segno che si legge da lontano e che si illumina al calar della sera.
Lungo l’involucro esterno, una serie di formelle in creta, realizzate dai bambini della comunità locale durante il periodo di formazione a distanza, su progetto dell’artista Giuseppe Maraniello, raccontano la “Via Crucis”. All’interno di questa scansione plastica, l’episodio della crocifissione viene narrato attraverso una finestra che guarda al crocefisso interno alla chiesa; Il 6 giugno, data di morte della Santa a cui è dedicata la Chiesa, un raggio di luce si allinea alla finestra illuminando completamente il crocefisso.
Particolare attenzione è stata riservata al sagrato che si caratterizza come un percorso unico, pavimentato come l’interno della Chiesa, che accompagna il visitatore fino al portone di ingresso. Il monumentale ingresso alla Chiesa è scandito da parole riconducibili alla vita di Santa Maria Goretti, incise sulla facciata, che accompagnano simbolicamente il visitatore all’interno dello spazio sacro.
L’interno è pervaso dalla luce naturale, protagonista e simbolo del linguaggio cristiano. Dalla sommità della Chiesa una serie di veli traslucidi, come drappi scenici riempiono lo spazio centrale riverberando la luce naturale attraverso le sue pieghe in un gioco di riflessi che si rifà allo spettacolo mistico delle aurore boreali, generando così creando un’atmosfera intima e raccolta.
Facendo convivere in modo armonico le due discipline di Architettura e Arte, ci si è avvalsi di materiali legati alla tradizione come la pietra, il bronzo e il mosaico che si confrontano e dialogano con l’eco dell’impianto barocco. Le opere scultoree realizzate dall’artista Giuseppe Maraniello, riprendono le forme fluide delle pareti della Cappella, come l’Ambone, la figura della Vergine Maria, la Custodia Eucaristica e il Fonte Battesimale. Gli arredi in legno e acciaio, disegnati da MC D – Mario Cucinella Design, sono stati volutamente pensati con un design minimale e austero, per mettere in risalto gli elementi architettonici e scultorei.
Durante la progettazione, una particolare attenzione è stata rivolta al rapporto armonioso con la natura circostante. Le coperture verdi e le corti interne piantumate, così come l’orto biologico antistante la Casa Canonica per una coltivazione a km0, a servizio anche della comunità, contribuiscono alla sostenibilità del progetto.