Maggie’s Leeds Centre / Heatherwick Studio
Il nuovo Meggie’s Leeds, il 26° centro nel Regno Unito appartenente all’associazione Meggie’s Centre, uno dei più importanti enti benefici che fornisce supporto alle persone malate di cancro, è stato progettato come un enorme giardino pensile dallo studio britannico Heatherwick. Partendo dall’idea per cui un grande progetto può aiutare le persone a stare meglio, il nuovo centro – interamente costruito con materiali naturali e sostenibili e immerso in un giardino ricco di varie specie di piante, progettato dai paesaggisti Balston Agius – vuol essere un luogo diverso dagli asettici centri di cura, un luogo in grado di trasmettere speranza e perseveranza a tutti gli ospiti durante la loro difficile e coraggiosa battaglia.
Il Maggie’s Centre è un ente di beneficenza che fornisce gratuitamente supporto pratico, emotivo e psicologico alle persone malate di cancro. Il centro di 462 metri quadrati, situato all’interno del campus del St. James’s University Hospital di Leeds, è il 26° centro dell’associazione nel Regno Unito e il primo edificio sanitario completato dallo studio di architettura britannico Heatherwick, fondato da Thomas Heatherwick.
Il Maggie’s Leeds è progettato come un gruppo di tre grandi “fioriere”, costruite su un sito inclinato, che racchiudono ciascuna una stanza di consulenza. Queste circondano il ‘cuore’ del centro – la cucina – e altri spazi dove svolgere attività sociali di gruppo o individuali tra cui una biblioteca e una palestra.
Attingendo alla filosofia dell’associazione Maggie’s e alla convinzione che un grande progetto può aiutare le persone a stare meglio, i progettisti per edificare il nuovo Maggie’s Leeds hanno scelto materiali ‘sani’ e utilizzato tutte le migliori pratiche di risparmio energetico. La struttura è costruita con un sistema di legno di abete rosso prefabbricato di provenienza sostenibile. Materiali porosi come l’intonaco di calce aiutano a mantenere costante l’umidità negli ambienti interni. Questi sono tra l’altro ventilati naturalmente grazie allo studio delle forme e dell’orientamento.
Il giardino sul tetto, progettato dai premiati paesaggisti Balston Agius, si ispira ai boschi dello Yorkshire e presenta specie di piante native inglesi e zone di sempreverdi che forniscono calore nei mesi invernali. Ispirato all’amore per il giardinaggio di Maggie Keswick Jencksper , la fondatrice di questo ente di beneficienza, il rigoglioso giardino incoraggia gli ospiti a partecipare alla cura dei 23.000 bulbi e delle 17.000 piante presenti sul posto.
Il centro dispone di tutto quello che spesso manca negli ambienti di cura: materiali naturali, illuminazione soffusa e una grande varietà di spazi pensati per incoraggiare le attività sociali o individuali. Gli interni sono caratterizzati da una composizione di alette di legno lamellare le cui modulazioni ricordano quelle dei rami degli alberi che sorreggono l’edificio. Sfruttando la sensazione di calore e tepore famigliare dal legno naturale, i progettisti hanno inserito tra le alette di legno, alcune mensole e scaffali per offrire agli ospiti la possibilità di decorare le pareti con soprammobili, piante o effetti personali, esattamente come se fossero a casa propria. Anche i tavoli sono ispirati alle alette di legno dell’edificio e costruiti in sughero e legno di faggio ingegnerizzato.
L’architetto Thomas Heatherwick – Heatherwick Studio
È stata un’esperienza straordinaria e un onore progettare il centro Maggie’s Leeds. Il nostro obiettivo era quello di costruire un edificio per le persone malte di cancro che fosse accogliente, a differenza di molti ambienti clinici. Usando solo materiali naturali e sostenibili e immergendo l’edificio tra migliaia di piante, avevamo la possibilità di creare un ambiente straordinario in grado di trasmettere speranza e perseveranza agli ospiti durante questo loro difficile percorso. Maggie’s Leeds è stato un progetto molto speciale per me e il mio team perché siamo convinti che ci siano modi più gentili ed empatici per progettare dei luoghi in grado di creare un potente impatto sulle nostre emozioni. Questo aspetto è particolarmente importante nella progettazione di ambienti sanitari, ma, purtroppo, è spesso trascurato.